Movida, bonghi fuorilegge dopo le 23

Movida, bonghi fuorilegge dopo le 23

Una boutade, ma nemmeno troppo. È l'estrema ratio. «Siamo stati costretti» spiega Alan Rizzi, consigliere comunale di Forza Italia. I consiglieri di Forza Italia e Lega Nord chiedono alla giunta di mettere il coprifuoco dalle 23 per i cosiddetti «bonghisti», ovvero quei ragazzi che suonano le percussioni africane, in questo caso di notte. Così i bonghisti cantati da Elio e le storie tese si sono spostati dal Parco Sempione (titolo della celebre canzone) alle colonne di San Lorenzo e dintorni, ma battono sulla pelle di capra come se non ci fosse un domani. A decine si ritrovano alle colonne di San Lorenzo e complice l'alcol, improvvisano concerti fino a notte fonda. I residenti esasperati non sanno più cosa fare. Si sono riuniti in comitati, scrivono lettere all'amministrazione, invocano l'Arpa per la misurazione dei decibel, stressano i vigili. Obiettivo: cercare di arginare gli effetti collaterali della movida selvaggia che d'estate si traduce in schiamazzi, urla e musica fino appunto a notte inoltrata. E se gli amanti delle percussioni hanno eletto a proprio quartiere generale il suggestivo scenario delle Colonne di San Lorenzo, tra il Carrobbio e corso di Porta Ticinese, i capannelli di ragazzi urlanti sono la piaga che accomuna tutti i quartieri del divertimento notturno.
«L'altra sera alcuni abitanti del Ticinese sono stati svegliati alle 4 di notte dalle vibrazioni dei tamburi - racconta Alan Rizzi - ma sono decine le segnalazioni che arrivano sui nostri tavoli da parte dei residenti delle zone “hot” della movida che lamentano degrado diffuso, e diritto al riposo negato. Nel momento in cui il senso civico viene meno e i controlli da parte della polizia locale sono insufficienti - attacca Rizzi - ci vediamo costretti a presentare una mozione che chiede di vietare l'utilizzo di bonghi e strumenti a percussione dopo le 23. Notoriamente noi non siamo mai “contro” qualcosa, anzi, vorremmo che ognuno potesse sentirsi libero in città ma in questo caso l'esasperazione dei residenti sta raggiungendo il limite ed è giusto che vengano tutelato anche il loro diritto al riposo e alla quiete notturna». «Preso atto che numerosi milanesi lamentano da tempo il disturbo della quiete pubblica ad opera di indisturbati bonghisti che ogni sera si installano in diverse zone della città e proseguono con il loro martellamento assordante fino a notte fonda - si legge nella mozione depositata ieri da Alan Rizzi e dal capogruppo della Lega Nord Alessandro Morelli -. È compito primario delle istituzioni locali salvaguardare e tutelare la quiete pubblica dei cittadini nonché il silenzio nelle ore di riposo come diritto alla salute psicofisica. Invita il sindaco e la giunta a intraprendere azioni opportune per applicare le norme riguardanti l'inquinamento acustico e ambientale e di vietare pertanto l'utilizzo di bonghi e strumenti a percussione dopo le 23 su tutto il territorio cittadino».
«È una provocazione spiega il capogruppo della Lega Morelli -: mentre i centri sociali abusivi pubblicizzano i loro concerti abusivi, vi sono intere zone della città che sono sotto l'egida dei bonghi.

Il degrado in città, un degrado fatto di rumori e schiamazzi, mendicanti, venditori di merce contraffatta, è di ogni genere: è sempre più diffuso e sta portando i milanesi a pensare che questa sia la normalità. Ma non dev'essere così. In tre giorni, Bitonci ha rivoluzionato Padova».

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