Non si direbbe esattamente uno tsunami quello dei «grillini» bresciani. Il movimento 5 Stelle di Brescia - la più importante fra le città lombarde che andranno al voto a fine maggio - ha scelto il suo candidato sindaco. «Portavoce». Così viene chiamato dagli attivisti del partito fondato da Beppe Grillo il militante che corre per la fascia da primo cittadino. Una portavoce, in questo caso. Si tratta di Laura Gamba (nella foto). Avvocato, trentottenne, già candidata più votata alle precedenti consultazioni interne di dicembre, Laura Gamba pochi giorni fa è stata proclamata portavoce in seguito alle votazioni interne tra cinque candidati per il ruolo di portavoce. Le primarie si sono concluse con uno spoglio pubblico in diretta internet ma sono state celebrate fisicamente, e non on line come avvenuto invece per le cosiddette «parlamentarie», le consultazioni per la scelta dei candidati alle elezioni politiche.
Il risultato della partecipazione a queste primarie comunali non sembra esaltante, tuttavia, per i 5 stelle bresciani: l'avvocato Gamba ha ottenuto solo 76 voti. Il secondo «classificato», Luca Cremonini, solo 17 voti. Poi Alessandro Lucà, Stefano Delledonne e Gabriele Avalli rispettivamente con 14, 11 e 5 voti. Dunque 123 votanti in tutto. E potevano votare tutti coloro che risultavano iscritti al «Meetup bresciano» al 31 dicembre 2012.
Non proprio una marcia trionfale per i grillini, sebbene loro usino come al solito grande enfasi per descrivere questa nuova sfida agli altri partiti, e in particolare al sindaco uscente, Adriano Paroli, che si ripresenta sostenuto da un'alleanza di Pdl e Lega, ma anche a Emilio Del Bono, il candidato del Pd.
Eppure Brescia è una città importante nella «galassia a 5 stelle», se non altro perché è la città di quello che è considerato il numero tre del movimento - dopo lo stesso Grillo e il «guru» Gianroberto Casaleggio - vale a dire il capogruppo al Senato Vito Crimi, già candidato alla presidenza della Regione nel 2010. Nel sito internet che rappresenta la piattaforma telematica di discussione del movimento, il gruppo bresciano risulta fondato nel 2005 e conta 1.500 «Amici di Beppe Grillo» in città.
La sorpresa negativa suscitata dai numeri dei grillini è abbastanza palese. Per «Il Giornale di Brescia» ha votato «un misero 10% degli aventi diritto», ma l'avvocato bresciano ostenta sicurezza: «Possiamo vincere - la sua dichiarazione riportata dalla stampa locale - perché abbiamo le capacità e le competenze per governare questa città».
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