«Muori nelle foibe» Minacce al giovane che ha denunciato il furto della lapide

«Muori nelle foibe». Così al consigliere di Fi hanno rigato l'automobile ( nella foto ) per minacciarlo solo per aver denunciato il furto della targa messa a Settimo Milanese nella Giornata del ricordo dedicata per legge alle foibe. «Dopo una giornata di lavoro torno a casa e trovo così la mia macchina. Ammetto che sono questi i momenti in cui passa la voglia di far politica perché questo non è un comportamento da Paese democratico» scrive su Fb Ruggero Delvecchio. E al telefono aggiunge solo uno sconsolato «qui a Settimo se non sei di sinistra è così».

Prima le parole a sfregio del consigliere Pd Onorio Rosati (già segretario Cgil) che ha bollato le foibe come una «vicenda storicamente molto controversa, strumentalizzata dalla destra».

Poi, come prevedibile in questo clima di contrapposizione, gli atti vigliacchi di chi ha divelto la targa appena messa per non dimenticare uomini, donne e bambini torturati dalla polizia segreta del maresciallo Tito e dai partigiani jugoslavi prima di essere fatti sparire e le minacce di morte sulla macchina vandalizzata di chi ha avuto il coraggio di denunciare. Perché dopo nemmeno 12 ore dal corteo per i martiri (...)

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