«Non interventi finiti male Quelli di Brega sono crimini» La Cassazione e il caso Santa Rita

Le operazioni inutili effettuate alla Santa Rita, subito ribattezzata «clinica degli orrori», dall'ex chirurgo Pier Paolo Brega Massone rappresentarono crimini comuni e non interventi chirurgici finiti male. Sono le motivazioni con cui la Corte di Cassazione ha confermato il 22 giugno 2013 le condanne per lesioni gravi e ha rinviato gli atti alla Corte d'Appello di Milano per rideterminare le pene perché i reati di truffa e falso commessi fino al dicembre 2005, sono coperti dalla prescrizione. Brega Massone venne arrestato il 9 giugno 2008, per aver effettuato decine di interventi chirurgici inutili o dannosi, al solo fine di gonfiare i rimborsi. L'ex leader dell'equipe di chirurgia toracica era stato condannato in primo e secondo grado a 15 anni e sei mesi di reclusione e si trova ora in carcere insieme al suo assistente, Fabio Presicci, a cui sono stati inflitti nove anni e nove mesi.

Marco Pansera avrebbe invece dovuto scontare quattro anni e quattro mesi ma fu salvato dal decreto «svuota - carceri». Sui medici della clinica pende anche un altro processo in Corte d'Assise, nel quale l'ex primario è accusato oltre che di lesioni, anche di omicidio aggravato dalla crudeltà in relazione alle morti di quattro pazienti.

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