«Il nostro candidato? Prima spieghiamo come salvare la città»

Il consigliere regionale di Fi non si sbilancia sui nomi: «L'ex ministro? Conosce Milano»

Fabio Altitonante, Forza Italia riparte dai giovani. Sarà giovane anche il candidato sindaco?

«Saranno i vertici dei partiti della coalizione a decidere».

Come vede una possibile candidatura di Maurizio Lupi, magari slegato da Ncd?

«Di buono c'è che Lupi è una persona che conosce molto bene Milano e in passato ha già lavorato in una giunta di qualità».

Ma resta qualche dubbio sul suo partito, vero?

«Ncd deve ancora decidere da che parte vuole stare. È ora che lo faccia».

Invece Forza Italia?

«Noi sappiamo benissimo chi siamo, quali sono i nostri valori e cosa vogliamo per la città».

E cosa volete?

«Esattamente l'opposto della ricetta Pisapia. Vogliamo meno tasse e più servizi per i cittadini. Vogliamo che Milano torni ad essere il nostro sogno americano: il sogno dell'Italia che produce e realizza. Prima di Pisapia la città era attenta alle famiglie e agli anziani».

Ora non più?

«Ora è accogliente solo con i clandestini».

Non mi sembra che abbiate particolare fretta di annunciare il nome di un candidato sindaco.

«Adesso noi dobbiamo parlare alla città e spiegare le nostre idee».

Cosa deve fare Milano per «rialzarsi»?

«Deve tornare ad avare una dimensione europea che non ha più e guardare a città come Londra e Parigi. Deve essere più competitiva e più sicura. Siamo stanchi di chi mette sempre le mani nelle tasche delle persone per bene».

Quali sono i problemi a cui dare risposta? Quelli attorno cui sarà costruito il programma elettorale?

«Uno: la casa. Abbiamo più di 400 milanesi costretti a vivere per strada. E 25mila persone in attesa in graduatoria. Due: la sicurezza. Una delle prime azioni della giunta Pisapia è stata cancellare l'operazione 'strade sicure' perché non serviva».

Le risse di Porta Venezia dimostrano il contrario.

«E non solo quelli. Tutti i quartieri vogliono sentirsi più sicuri».

Diceva che bisogna smettere di frugare nelle tasche dei milanesi.

«Appunto. Nel 2014 i milanesi hanno versato 770 milioni di euro in più rispetto all'ultimo bilancio della giunta di centrodestra, tra Imu, Irpef, Tari. E poi ci sono la tassa di soggiorno e le 9.300 multe che i vigili danno ogni giorno».

Di

contro, cosa lascia la giunta Pisapia?

«Il progetto delle moschee, nuovi campi rom. Pisapia ha inaugurato i progetti che il centrodestra ha imbastito: M4 e M5, nuove fermate su M3 e M2, Porta Nuova, Citylfe e soprattutto Expo».

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