Nuova occupazione in via Dione CassioLo sgombero di dieci giorni fa

E appena una settimana dopo lo sgombero, i rom sono tornati a fare capolino in via Dione Cassio dove nei giorni scorsi si è sfiorato lo scontro fisico con i residenti. Nell'ambito di un servizio coordinato di controllo del territorio, una pattugli di carabinieri ha sorpreso una mezza dozzina di nomadi subito identificati, denunciati e allontanati.
L'area, in passato occupata da una società di spedizioni, era stata «presa» nei mesi scorsi da un gruppo di qualche decina di nomadi che aveva allestito le solite miserabili baracche dove ripararsi. Una situazione piuttosto difficile, perché in zona erano immediatamente aumentati i furti, senza contare le consuete «esibizioni» degli ospiti che espletano senza tanti riguardi le normali funzioni fisiologiche all'aperto. A marzo poi la situazione era decisamente precipitata, quando l'incendio del vicino campo di via Pestagalli aveva portato altri 150 zingari a migrare in via Cassio. Portando il numero degli «ospiti» a 400.
In breve era saltata ogni possibile forma di convivenza e i residenti avevano iniziato a protestare in maniera sempre più energica. Fino ad arrivare a manifestare rumorosamente davanti all'ingresso della bidonville, sfiorando la rissa con gli occupanti.

Il 19 aprile pertanto la polizia provvedeva a sgomberare l'area, dove venivano identificati 228 rom, 160 dei quali hanno poi accettato l'ospitalità del comune nel centro della protezione civile di via Barzaghi. Ma meno di una settima dopo ecco ricomparire una nuova carovana di zingari, sei persone identificate, denunciate e subito allontanate.

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