Entrerà in servizio lunedì il nuovo comandante dei vigili Marco Ciacci, scelto dal sindaco Beppe Sala dopo lo spostamento di Antonio Barbato, costretto a un passo indietro (anche se non risulta assolutamente indagato) in seguito alle intercettazioni emerse nell'inchiesta su imprese legate al clan dei Laudani.
Ieri la giunta ha formalizzato la nomina del nuovo capo dei ghisa, dirigente del Commissariato «Mecenate» della Questura di Milano e responsabile, dal 2003 al 2017, della Sezione di Polizia Giudiziaria presso la Procura. Ciacci, 46 anni, è nato a Bolzano ed è laureato in Giurisprudenza, è entrato in Polizia nel 1989 e da ventidue anni vive a Milano, dove tra le altre cose, ha ideato una sezione specializzata nei reati a danno degli anziani composta da personale della Polizia di Stato e della Polizia Locale del Comune. Parla perfettamente l'inglese, ha cooperato con tutte le forze di polizia, Agenzia delle Dogane e Banca d'Italia e, a livello internazionale, con le Autorità Giudiziarie e di Polizia di numerosi Paesi. La delibera approvata ieri dalla giunta autorizza la variazione degli stanziamenti di Bilancio per l'attivazione del comando temporaneo, Ciacci guadagnerò un compenso annuo lordo pari a 137.
325 euro, lo stesso stipendio, ha puntualizzato il Comune, percepito da chi lo ha preceduto e riservato a chi ricopre ruoli dirigenziali apicali. Il nuovo comandante si troverà subito ad affrontare il nodo della riorganizzazione totale dei Comandi.
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