Parte dalla Regione la sfida di Alfano

Parte dalla Regione la sfida di Alfano

Partirà da Milano, anzi per la precisione dal Pirellone, il tour del segretario del Pdl Angelino Alfano che sarà oggi in Lombardia per lanciare la campagna elettorale a due settimane dalle consultazioni amministrative. In mattinata l’incontro in Regione con consiglieri e assessori del Pdl dopo l’invito ricevuto dal capogruppo Paolo Valentini. Una lettera indirizzata ai vertici del partito a Roma e al coordinatore regionale della Lombardia Mario Mantovani dopo le ultime vicende sia politiche che giudiziarie e quello che viene ormai considerato «un assedio» al governo del centrodestra. Con il gruppo che, si legge in uno dei passaggi più significativi, «ritiene sia necessario un accordo tra i vertici istituzionali e di partito nel momento in cui contro Roberto Formigoni è in corso un attacco politico e mediatico».
Valentini spiega di aver «voluto spiegare ad Alfano e Mantovani il momento delicato che sta attraversano la Regione». Invito a cui Alfano ha risposto immediatamente programmando questo viaggio lampo che nel pomeriggio proseguirà nelle città interessate dal voto. «Gli esporremo le nostre difficoltà - anticipa Valentini -, ma l’incontro sarà anche l’occasione per ribadire l’importante lavoro che stiamo facendo. Un fatto importante non solo per la Lombardia, ma anche per il Pdl nazionale perché dopo la caduta del governo Berlusconi, questa regione è rimasta il miglior esempio del buon governo di cui è capace il centrodestra». E gli esempi sono la legge sui trasporti votata all’unanimità e dunque anche dal centrosinistra, l’approvazione del quoziente familiare e i pagamenti a 60 giorni degli imprenditori mentre lo Stato, quando ce la fa, paga a tre anni. O i 500 milioni di euro di crediti fatti alle imprese lombarde. «Il sospetto - aggiunge Valentini - è che dopo la caduta di Berlusconi proprio Formigoni e la Lombardia siano diventati il bersaglio di una sinistra che ha sempre bisogno di un avversario su cui accanirsi».
Una sfida che Formigoni non sembra temere. Le continue bordate che escono quotidianamente sui giornali? «Preferisco aspettare che si svuotino tutti i bidoni della spazzatura - dice - e poi dirò la mia». E in un’intervista al sito Affaritaliani.it racconta il cambio di assessori dopo aver «maturato la certezza che il consiglio di Stato avrebbe abbattuto la nostra giunta». «Ho chiamato tutti e ho detto: è necessario che qualcuno rinunci. Maullu ha dato la sua disponibilità. Podestà? Nessuna irritazione. Mantovani? Con il coordinatore regionale un semplice misunderstanding». E ancora: «Se arrivasse un avviso di garanzia ai miei assessori o a me? Mi auguro non arrivi, ma non succederebbe niente, perché l’avviso di garanzia è - appunto - di garanzia per l’indagato. Aspettiamo almeno una sentenza di primo grado».
Del tour elettorale del pomeriggio parla invece il coordinatore Mantovani. «Aspettiamo Alfano con molto entusiasmo - spiega - e con lui incontreremo tanti candidati sindaco e militanti del Pdl». Con le percentuali, racconta chi ha letto i sondaggi, in grande crescita per il Pdl. Alle 15,30 l’incontro di Alfano a Legnano con categorie produttive, mondo del lavoro e candidati sindaco dell’Alto Milanese, mentre alle 16 con militanti e candidati al Teatro Cantoni. Alle 18 a Como, nelle sale del Grand Hotel.

Poi Sesto san Giovanni «Villa Puricelli Guerra. Alle 21 a Monza con il candidato sindaco Andrea Mandelli, i componenti delle liste e alcuni opinion leader della Brianza. Cena a onviti al Saint Georges Premier, il ristorante nel parco.

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