La festa di compleanno al Lambretta inizia alle due del pomeriggio. Si parte con un bel dibattito sulla droga libera, si prosegue con un tuffo nel passato, un excursus sui cortei, i banchetti, le assemblee organizzate dal 2012 a oggi. Il bar, ovviamente «scontrino free», resterà aperto tutto il giorno. Il centro sociale celebra a Pasquetta i due anni di occupazione delle quattro villette Aler tra via Apollodoro e via Ferravilla. Dopo uno sgombero durato poco, hanno piantato le tende 24 mesi fa e chi li ha più disturbati? Sulle locandine della festa giustamente si possono bullare di aver «aperto e liberato» gli spazi, e la sensazione è che non sarà facile per l'azienda che gestisce le case popolari riprendere possesso degli immobili. La sinistra in Comune ha sempre coccolato il Lambretta. Intoccabile come il collettivo Macao, che ha già compiuto da mesi il secondo giro di boa nell'ex macello comunale di viale Molise.
Ma la festa dell'okkupazione va da Pasqua al 25, la festa della Liberazione si mescola alla «resistenza» negli spazi pubblici conquistati abusivamente. Il raduno per tutti - dal Lambretta allo storico Leoncavallo che rilancia l'appuntamento sul proprio sito allo Zam di via Santa Croce - è al concertone dei «Partigiani in ogni quartiere», la sera del 25 nel piazzale del Cimitero Maggiore. Guarda caso, accanto alla Cascina Torchiera, la regina di tutte le autogestioni. Lo scorso febbraio la Lega è tornata a chiedere con una mozione urgente in consiglio comunale lo sgombero e il recupero storico-architettonico della cascina, «perchè siano interrotte finalmente le numerose attività illegali e per la tranquillità dei residenti». Il Torchiera si trova peraltro in uno snodo strategico per Expo. Il Comune si era impegnato a lanciare un bando per assegnare lo spazio nel progetto cascine aperte per Expo, ma tutto tace. I centri sociali nel piazzale del Cimitero porteranno invece «l'antifascismo in piazza», lo slogan è «chiudere le sedi nazifasciste e aprire spazi di libertà». Ce l'hanno con Lealtà e azione, il gruppo di estrema destra che ha spostato di recente la sede da via Govone a via Pareto, nel quartiere Certosa. Sul palco Linea 77, Quintorigo, Ricky Gianco. Sotto, tutte le sigle no global della città. A mezzanotte la festa si sposta al Cantiere per la «Dance Hall reggae antifascista». Agli okkupanti dello Zam, l'ex scuola elementare di via Santa Croce a due passi dalle Colonne di San Lorenzo, tocca rimandare al 26 la «serata antifascista». Le mamme che hanno provato a contestare il centro sociale anche a colpi di rap si rassegnino: la festa inizia con l'aperitivo alle 18 e finisce (almeno da programma) alle 4 e mezza di notte. La discoteca abusiva potrebbe allungare la musica fino all'alba.
La giornata del 25 si annuncia ad alta tensione.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.