Coronavirus

Pass, scatta l'obbligo. Oggi città a rischio caos

Assenti 272 macchinisti Atm, meno 4% di corse per bus e tram. Almeno 300 assenze in Amsa

Pass, scatta l'obbligo. Oggi città a rischio caos

C'è grande attesa e tensione nei luoghi di lavoro alla vigilia dello scattare dell'obbligo di Green pass. All'alba inizieranno i primi controlli sui lavoratori delle aziende pubbliche e private: impossibile, se non in alcuni casi, conoscere i anticipo il comportamento dei dipendenti ovvero quanti si presenteranno senza il Certificato quanti mostreranno il risultato di un tampone, se non vaccinati, quanti saranno semplicemente assenti o in malattia.
«Siamo in un momento in cui c'è tensione nel Paese. Siamo consapevoli che in una fase iniziale ci potrà essere qualche difficoltà - la premessa del del sottosegretario di Stato al Ministero della Salute Andrea Costa - perchè siamo di fronte a un provvedimento importante e invasivo ma il Governo è disponibile ad affrontare eventuali criticità. L'importante è partire e domani partiamo», ha concluso Costa.

Quello che si sa è che saranno 272 i dipendenti di Atm, per la maggior parte macchinisti, che non si presenteranno a lavoro per la mancanza del certificato. Previsti disservizi in particolare per le corse di superficie, mentre dovrebbe essere più o meno regolare il servizio in metropolitana. A fronte del picco del tasso di malattia previsto per oggi, del 15 per cento più alto rispetto al trend giornaliero, l'azienda dei trasporti ha riorganizzato i turni per sopperire alla carenza di organico. Prevista una contrazione del 4 per cento delle corse solo nella gironata di oggi, su un totale di 25mila viaggi in superficie al giorno. Si stima quindi che aumenteranno i tempi di attesa di autobus e tram. Il servizio in metro dovrebbe invece essere regolare, anche se non si possono escludere intervalli più lunghi tra un treno e l'altro.

Stesso discorso per Trenord, l'azienda del trasporto ferroviario regionale. Sono 55 i dipendenti, di cui 37 tra macchinisti e capotreno, che non si presenteranno in servizio. Non si registrano, in questo caso, incrementi di assenze per malattia. Con questi dati - fa sapere l'azienda in una nota- il traffico ferroviario lombardo non dovrebbe subire ripercussioni.

Disservizi attesi nella raccolta rifiuti e pulizia delle strade, particolarmente delicati durante il week end per l'intesa attività di ristoranti e locali (la raccolta dell'umido dei ristornati e per la pulizia delle strade nelle zone della movida in particolare avvengono il sabato notte e la domenica mattina). Previsto un tasso di assenze del 10 per cento circa tra i lavoratori, impossibilitati in molti casi a sottoporsi a tampone in tempo utile. Si tratta di 300 lavoratori circa senza pass che potrebbero anche salire a 350 per le malattie.

Nessun lavoratore «di riserva» pronto a scendere in campo per Atm nè per Amsa che contano quindi di garantire il servizio con le forze a disposizione. Oggi e il weekend saranno l'effettivo banco di prova dell'impatto dell'introduzione dell'obbligo sulle aziende e sui servizi ai cittadini. Si toccherà con mano anche il tasso di assenteismo nel Comune e nei vari settori.

Così se per il vicepresidente di Assolombarda Sergio Dompè rispetto ai tamponi pagati dalle aziende ritiene che «non si può e non si deve premiare un atteggiamento di disobbedienza civile.

Perchè questo è», Atm e Trenord hanno deciso di andare incontro alla richiesta dei sindacati di siglare una convenzione con il San Raffaele e con l' Istituto Auxologico che hanno in essere un accordo per la medicina del lavoro: per i dipendenti una corsia preferenziale per i tamponi rapidi al costo di 15 euro.

Commenti