Patto al San Raffaele Tagli agli stipendi per salvare 244 posti

L'accordo anti esuberi al San Raffaele è arrivato dopo una riunione fiume tutt'altro che semplice. Ieri mattina all'alba è stata firmata a Roma l'intesa tra i sindacati e i vertici del team di Giuseppe Rotelli per evitare i 244 licenziamenti nel comparto amministrativo dell'ospedale.
Nelle sale del ministero del Lavoro si è deciso piuttosto per un pacchetto alternativo che comprende: il taglio lineare agli stipendi del 9%, la revisione di tutti gli accordi sindacali pregressi, un piano di smaltimento ferie e il passaggio dal contratto della sanità pubblica a quello della sanità privata Aiop, con l'«armonizzazione» dei diritti, come quello alla maternità. Il taglio lineare delle retribuzioni sarà differenziato per categorie, mentre il passaggio al contratto della sanità privata si determinerà in due step: uno normativo, a partire da luglio, l'altro economico, a partire da gennaio 2015.
L'accordo vede l'adesione unicamente delle Rsu e non delle altre sigle sindacali. «Manca la salvaguardia del contratto di lavoro nazionale» spiega il delegato della Cgil, Claudio Carotti.

Ora la parola passa ai lavoratori che dovranno esprimersi sull'accordo via referendum. Dopo di che, l'intesa verrà ratificata al ministero entro la fine del mese. Forte dell'accordo, ora l'azienda punta a «rilanciare il primato dell'ospedale».

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