Blindati in una città blindata. La Pasqua 2020 dei milanesi verrà ricordata così. Del resto non si scherza con le restrizioni imposte contro la diffusione del contagio da Coronavirus. E anche con l'incoscienza di chi a ogni costo vorrebbe raggiungere le località di vacanza e le seconde case per trascorrere due splendide e calde giornate di aprile lontano (soprattutto psicologicamente) dalla pandemia. La parola d'ordine delle autorità preposte alle verifiche però è una sola: «Non si scappa». Per questo ci sarà tolleranza zero fino a martedì compreso (quindi anche al rientro) per chi nonostante tutto ha deciso di non adeguarsi. I controlli per le auto in transito in queste giornate di festa saranno praticamente ovunque.
E i check point non prevedono controlli a campione, ma - come fa notare la prefettura che ha richiesto l'intensificazione di uomini delle forze dell'ordine sul territorio - sarà fermata «ogni vettura diretta fuori dalla città, lungo tutte le principali direttive». Verifiche che non risparmieranno nemmeno i centri abitati, quello cittadino ma anche i paesi e le località di tutto l'hinterland, per evitare assembramenti come i pranzi pasquali con i parenti.
Ieri il vice presidente della Regione Fabrizio Sala, tornando a ribadire l'importanza di restare a casa, ha sottolineato un aumento del tasso di mobilità nelle città lombarde rilevato dal monitoraggio dei cambi di celle telefoniche alle quali si agganciano gli smartphone dei cittadini. Tuttavia il dato riguardante Milano (40%, che scende a 35% in provincia) si rivela «virtuoso» se confrontato con i picchi raggiunti a Lecco (59%), nella prima «zona rossa» di Lodi (67%) mentre la maglia nera se l'aggiudica il 68% registrato a Varese.
Il prefetto Saccone fa sapere così che, proprio per impedire le partenze, i controlli saranno a scacchiera anche oltre la provincia di Milano. E anche sui luoghi di destinazione. «Una rete con più momenti di controllo e in orari differenti in modo che chi non è viene bloccato a Lodi, può esserlo a Novara e così via di seguito».
Intanto ieri dal Centro di monitoraggio permanente di palazzo Diotti sono stati arrivati gli ultimi dati disponibili sui controlli delle forze dell'ordine nelle strade delle città, quindi quelli di giovedì. Finora, considerando la partenza delle verifiche in data 8 marzo, si tratta del numero più consistente di controlli, 16mila937, con 579 persone e 4mila432 attività commerciali sanzionate. «Finora le sanzioni a Milano riguardano il 2.5% della popolazione, quindi una percentuale esigua. Il problema è che c'è ancora tanta, troppa gente in giro per i cosiddetti spostamenti consentiti» insiste il prefetto.
La copertura fornita dalle forze dell'ordine (polizia, carabinieri, guardia di finanza) insieme alla polizia locale (che userà i droni soprattutto nei parchi) e ai militari sul territorio, è totale. Non solo lungo tutto il perimetro delle circonvallazioni interna ed esterna, ma anche nelle zone (come il Corvetto, Rogoredo, l'area di via Novara o quella di piazza Maggi tanto per fare qualche nome) che possono portare verso le tangenziali e le autostrade o in direzione delle strade provinciali più importanti, come la Milano-Meda o la Milano-Lecco tanto per fare degli esempi. Sulla città voleranno gli elicotteri, posti di blocco e pattugliamenti saranno assicurati in luoghi di forte aggregazione, come la Darsena e i Navigli, in tutti i parchi non cintati (tra questi il Parco Nord, il Forlanini, Monte Stella, City Life, il parco Formentano), saranno bilanciati dalla presenza di tutto il contingente della Polstrada, rinforzato anche da una quota di «VolantiZ« della polizia, lungo le autostrade A1, A8, A 7 e A4, con blocchi alle barriere e ai caselli autostradali milanesi, ciascuno dei quali vedrà la presenza di un funzionario. Nelle stazioni tutto il personale Polfer è in allerta.
«Gli appartamenti che verranno occupati abusivamente in questi giorni saranno immediatamente sgomberati» conclude
il prefetto. Che ha disposto controlli in tutti i parchi e le aree verdi dell'hinterland (come quelle attraversate dal Naviglio della Martesana) dopo aver chiesto ai sindaci di fare segnalazioni in merito.Paola Fucilieri
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