Piccolo, quanti vantaggi con la «Card Oro Natale»

C'è solo l'imbarazzo della scelta tra classici, spettacoli per ragazzi, danza e drammaturgia contemporanea

Viviana Persiani

Il Piccolo Teatro è sinonimo di qualità. Da sempre. Uno spettacolo in quelle sale che trasudano tradizione, professionalità, storia, è un appuntamento imprescindibile per chi ami questo genere di arte. Qui, sono passati i più grandi artisti italiani e internazionali, le compagnie più famose; qui sono state rappresentate le opere più importanti del panorama mondiale teatrale.

Con la «Card Oro Natale» del Piccolo, già acquistabile e usufruibile, potrete vedere (o fare un regalo gradito a parenti e amici) due grandi spettacoli a un prezzo davvero speciale. Oltretutto potendo contare su un'ampia possibilità di scelta, visto il ricco cartellone che spazia tra classici e drammaturgia contemporanea, tra danza e spettacoli per ragazzi. A cominciare, ad esempio, dal suggestivo «Fine pena: ora» (fino al 22 dicembre), che, per mano di Mauro Avogadro, porta in scena la drammaturgia che lo scrittore Paolo Giordano ha tratto dal libro omonimo scritto da Elvio Fassone, storia del singolare rapporto epistolare tra un ergastolano e il giudice che lo condannò. I milanesi, tuttavia, sono anche appassionati del balletto e quindi potranno ammirare e applaudire gli allievi dell'Accademia Teatro alla Scala che proporranno (dal 14 al 22 dicembre), un classico come «Lo Schiaccianoci», di Ciajkovskji, la favola natalizia per eccellenza, in una coreografia firmata Frédéric Olivieri.

Il 2018, mantiene la stessa elevata qualità di proposte. A cominciare da «Freud o l'interpretazione dei sogni», il nuovo testo di Stefano Massini - «una Bibbia della nostra contemporaneità: il racconto dell'uomo che decide di fare chiarezza guardandosi dentro» - interpretato dal bravo Fabrizio Gifuni e diretto da Federico Tiezzi (in scena, dal 23 gennaio all'11 marzo allo Strehler).

Non c'è stagione senza un De Filippo in cartellone, è il caso di dire. Ecco, allora, «Il sindaco del Rione Sanità», per la regia di quel Mario Martone che, per la prima volta, si confronta con un testo del grande Eduardo, in scena dal 9 al 28 gennaio.

Altro capolavoro eduardiano è «Questi fantasmi!» (dal 10 al 22 aprile, allo Strehler), affidato alla regia di Marco Tullio Giordana, che vedrà come protagonista Gianfelice Imparato.

Chi ama Goldoni scriva in agenda l'appuntamento (dal 20 febbraio al 25 marzo) con la rappresentazione de «Il teatro comico», una nuova produzione del Piccolo, per la regia di Roberto Latini («non è teatro nel teatro, è la coscienza del teatro»).

Il 3 aprile, invece, debutta «Copenaghen» di Michael Frayn, protagonisti Umberto Orsini, Massimo Popolizio e Giuliana Lojodice. «The year of cancer» (dal 5 aprile) è la sequenza raccontata da Luk Perceval, di tragicomiche e stranianti scene tra due persone che non possono vivere né insieme né separate. Chiusura, in allegria, della stagione con «PaGAGnini» (dal 22 maggio al 3 giugno), portato allo Strehler da un quartetto irresistibile di scanzonati musicisti.

La magia del Piccolo Teatro, insomma, si rinnova anche grazie alla «Card Oro Natale»

che propone due spettacoli a scelta tra quelli in abbonamento della stagione 2017-18, al prezzo di 50 euro. La Card è in vendita in biglietteria (Teatro Strehler-M2 Lanza, tel. 02.42.411.889) e su piccoloteatro.org.

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