È stata «un'estate paralimpica» ha detto qualche mese fa Luca Pancalli, presidente del Cip, il Comitato paralimpico italiano, e non è finita perché lo sport paralimpico ora conquista il Pirellone che dedica una mattinata agli atleti medagliati. È stata una stagione da incorniciare per gli azzurri che - tra mondiali e europei - hanno portato a casa una pioggia di medaglie, 39 delle quali finite al collo di campioni lombardi. Mai come quest'anno, si erano visti tanti appuntamenti internazionali così ravvicinati e tanti atleti azzurri erano andati a medaglia. Ieri sono stati premiati nell'aula del Consiglio regionale.
Un omaggio con una cerimonia aperta dal presidente del Consiglio Alessandro Fermi che ha salutato i ragazzi e ha preceduto gli interventi del presidente del Comitato Paralimpico lombardo, Pierangelo Santelli e del presidente del Coni Lombardia, Oreste Perri. «Siamo orgogliosi di premiare qui questi ragazzi - ha detto l'assessore regionale allo Sport e Giovani Martina Cambiaghi - perché lo sport è sempre un momento di inclusione e in questo caso lo è ancora di più. Per il resto cambiano poche cose perché anche per questi atleti valgono impegno, allenamenti e sacrificio».
Nell'aula consiliare anche il sottosegretario regionale ai Grandi Eventi Sportivi, Antonio Rossi e il presidente della Giunta, Attilio Fontana che ha annunciato la sfida olimpica per la prossima candidatura lombardo-veneta ai Giochi invernali 2026: «Un onore per noi premiare gli atleti paralimpici- ha detto -. Sono esempio di tenacia, impegno, capacità di far squadra e speriamo che questo premio possa diventare una piacevole tradizione». Poi via con le premiazioni anticipate dai filmati delle imprese di uno sport che mai come per questi ragazzi è inclusione e riscatto. Nato mezzo secolo fa dall'intuizione di Ludwig Guttmann, un medico inglese che curava la riabilitazione delle persone colpite da lesioni al midollo spinale, lo sport paralimpico oggi è una realtà sempre più consolidata che negli ultimi Giochi di Rio hanno visto al via 4.350 atleti per 170 Paesi.
In Regione hanno sfilato tra gli applausi dei consiglieri i ragazzi dell'atletica leggera per le medaglie vinte agli Europei di Berlino «tenuti per mano» da Elisa Bettini, delegato Fispes per la Lombardia; il ciclismo per i mondiali su strada di Maniago in Friuli presentati da Roberto Rancilio, presidente della commissione paralimpica della Fci; il nuoto per i titoli vinti in Irlanda a Dublino nei campionati europei con la pioggia di medaglie dei ragazzi allenati da Max Tosin; lo sci nautico per i campionati europei francesi a Roquebrune sur argens con la presenza del direttore agonistico Alessandro Vanoi; il triathlon per i campionati europei in Estonia che ha visto il presidente lombardo della Fitri Mauro Garavaglia ritirare il premio per la medaglia europea di Veronica Plebani assente, il tiro con l'arco per gli europei di Pizen nella repubblica Ceca son il delegato Cip di Pavia Elio Imbres e infine le multidiscipline Fisdir, la Federazione italiana sport paralimpici degli intellettivo-relazionali con i ragazzi presentati dal consigliere nazionale Fisdir Lidia Casalini.
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