Preso il pirata del Lodigiano Era sotto l'effetto di droghe

Fermato il giovane che sabato ha travolto 15 ciclisti Il 29enne è risultato positivo agli esami tossicologici .

Flavia Mazza Catena

È stato fermato a Castel San Giovanni, nel piacentino, il pirata della strada che l'altro ieri pomeriggio, a Camairago, nel lodigiano, ha travolto ben quindici ciclisti ferendone otto di cui un maratoneta quarantenne così gravemente che proprio oggi, in ospedale a Cremona, dovrà subire un delicato intervento chirurgico alla spina dorsale e rischia di rimanere paralizzato.

Il responsabile dell'incidente è 29enne di Codogno (Lodi), studia operatore sanitario, che alle analisi immediatamente eseguite dopo il fermo dai carabinieri è risultato avere assunto stupefacenti nelle ore precedenti. E i militari lo conoscevano già. Proprio un mese fa, infatti, lo avevano bloccato lungo la provinciale tra Codogno e Casalpusterlengo e controllato. I due amici che erano con lui avevano con loro dosi di hashish. Lui nulla. Così, i due amici erano stati segnalati in prefettura quali assuntori di stupefacenti, lui no. Niente. Se ne sono ricordati quasi subito i carabinieri Codogno, ai quali è quasi immediatamente venuto in mente che la Lancia Y vecchio modello di un colore non tanto diffuso, azzurro chiaro, fermata quattro settimane prima poteva proprio essere quella dell'uomo che aveva travolto tutti quei ciclisti. Così, già due ore dopo l'investimento, il capitano dei carabinieri di Codogno Rosario Giacometti era a casa del ragazzo, che vive a Codogno con i genitori, persone perbene.

Ma passano le ore e il giovane non rientra. Nemmeno la sera. E nemmeno la notte. Tanto che ieri mattina il capitano convince i genitori a raggiungerlo in caserma per sporgere denuncia di scomparsa. E proprio mentre sono lì l'ufficiale dell'Arma riceve una telefonata. È quella dei carabinieri di Castel San Giovanni che gli comunicano che il pirata di Camauirago l'hanno ritrovato loro. Vagava a piedi, da ore, nel borgo dove ha sede la loro caserma. Così fuori di sé da attirare l'attenzione dei residenti che, dopo un veloce consulto tra loro, hanno alzato il telefono per allertare le forze dell'ordine. Ieri, dunque, per il giovane, dopo un lungo interrogatorio, è scattato il fermo di pg disposto dal sostituto procuratore di Piacenza Roberto Fontana. L'interrogatorio di garanzia, invece, è previsto per oggi, dopodiché verranno formalizzate tutte le accuse del caso.

Come spiega Stefano Bezzeccheri, comandante della Compagnia carabinieri di Piacenza: «Sarà solo in seguito ai risultati dell'operazione del giovane rimasto ferito nell'incidente che verranno formalizzati i capi di imputazione».

Intanto i militari stanno cercando tuttora l'automobile a bordo della quale il 29enne ha investito la comitiva e il anche il suo cellulare.

Lui spiega di averli lasciati in un campo e ha portato sul posto i carabinieri ma non è stato ritrovato nulla. Quindi si continua a cercare anche perché l'auto, una volta trovata, dovrà essere subito sequestrata per i rilievi di rito. Intanto ieri sera il giovane è stato portato nel carcere di Piacenza.

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