Cronaca locale

Profumi, cerimonie e arti marziali È il festival dell'Oriente

Un tuffo nelle tradizioni di un Continente sconfinato, tra mostre, bazar e spettacoli

Viviana Persiani

Un appuntamento, ormai, diventato imprescindibile per tutti coloro che amano l'Oriente. Anche perché, grazie al Festival dell'Oriente, giunto alla sua quarta edizione, che chiude oggi, al centro fieristico Milano City, potrete compiere un viaggio a «chilometro 0», tra gli odori, i profumi, gli stili di vita, le tradizioni, i cibi, gli spettacoli del continente Orientale: dalla Thailandia alla Cina, dal Giappone allo Sri Lanka, dall'India al Tibet, dalla Mongolia al Vietnam, dalla Corea all'Indonesia. Così, i visitatori avranno la possibilità di fare una sorta di percorso nei segreti delle cerimonie orientali, come nell'area riservata al Giappone, dove sarà possibile accedere a un vero giardino zen o guardare la riproduzione di un villaggio tradizionale. Nell'area del Tibet si potrà partecipare alla cerimonia tradizionale della distruzione del Mandala mentre, nell'area Indiana, potrete visitare la ricostruzione di un tempio buddista. Tanti gli spettacoli in programma. Per la prima volta in Italia, debutta il duo di tamburi giapponesi composto dai musicisti Tsubasa Hori e Masayuki Sakamoto, ex membro di Kodo, la squadra di taiko più conosciuta in Giappone. Torna anche la suggestiva danza del leone, spettacolo della tradizione cinese, con una grande novità: ben due i leoni che danzano ed eseguono la loro difficile coreografia sospesi sui pali a quasi 2 metri di altezza. Avete mai assistito ad un'esibizione di pagliacci giapponesi «mistici»? La base della recitazione degli «Ojarus» proviene sia dalla tradizione antica, sia dal moderno teatro giapponese, con la loro particolare commedia mimata. Tanti i balli. Si potrà ammirare il Bhangra, che è una forma di musica e danza che ha origine nella regione del Punjab del Pakistan e dell'India, ma avrete anche la possibilità di ammirare la coloratissima e suggestiva danza tradizionale coreana. L'allegria e la giovialità tipica del folklore della Mongolia verranno efficacemente rappresentate al Festival dell'Oriente attraverso la musica e la danza di questo paese. E che dire di Bollywood, la fabbrica indiana dei sogni a metà tra Hollywood e Bombay, con i suoi inimitabili balli che uniscono la danza indiana e tradizionale ad elementi di jazz, hip hop e flamenco. Numerosi anche gli appuntamenti con conferenze, seminari, workshop e dibattiti sulle diverse culture e tradizioni orientali: dall'alchimia alla naturopatia, dalle arti marziali al feng shui, dalla riflessologia alle costellazioni familiari. E siccome anche la pancia vuole la sua parte, non mancherà una ricca e variegata offerta gastronomica, a partire dal debutto italiano del primo Sushi Village e all'area dedicata allo Street Food Orientale, con tantissime pietanze da gustare mentre si visitano tutte le aree del Festival. E saranno presenti, nei numerosi punti ristoro presenti, piatti tradizionali di Cina, Giappone, India, Tibet, Thailandia, Vietnam. Non poteva mancare il settore dedicato alle Arti Marziali, con seminari di Aikido, Karate, Ju Jitsu, Tai Chi Chuan e tutte le arti marziali Orientali. Il ricco programma completo è su www.festivaldelloriente.it.

Costo del biglietto: 13 euro.

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