Quando il candidato Giuliano difendeva le «okkupazioni»

Quando il candidato Giuliano difendeva le «okkupazioni»

Gli autonomi del Cantiere non mollano, «siamo sicuri che le quattro famiglie sgomberate troveranno un tetto». Lo hanno scritto sui siti. Già venerdì sera hanno avvisato la giunta, se non si trova una soluzione per gli abusivi sfrattati da San Siro (tradotto: una casa) «giovedì prossimo torneremo». Avvertimento alla fine di una trattativa con gli assessori Lucia Castellano, Marco Granelli e Pierfrancesco Majorino durata quasi quattro ore. Il riepilogo: venerdì all’alba gli agenti si presentano in via Pastronchi, zona San Siro, per sgomberare i quattro alloggi occupati abusivamente. Un allontanamento già concordato a dicembre tra questura e Aler, rinviato solo a causa del freddo e nel frattempo sono proseguite lettere di protesta degli altri inquilini per le minacce e i disagi subiti dalle famiglie in questione. Ma una cinquantina di manifestanti dei centri sociali, del comitato Abitare San Siro e le stesse famiglie si piazzano all’assessorato alla Casa di via Larga, montano le tende in corridoio e la mediazione porta gli abusivi in hotel - a spese del Comune - almeno fino a giovedì prossimo. Da oggi si riunirà la Commissione emergenza casa composta da tecnici comunali e sindacati (quella prevista dalla legge regionale con la presenza anche della questura non è stata ancora insediata) per valutare se per le quattro famiglie abusive esistono i requisiti dello stato di necessità. Per cui potrebbero bypassare sia le 1.500 già nella graduatoria di emergenza sia le 33mila in lista d’attesa per la casa popolare.
Sul web venerdì era infiammata subito la delusione contro le promesse di Pisapia: «Forti con i deboli, tappeti con i potenti», «grazie Giuliano ma il vento non era cambiato?». L’Unione sindacale di base protestava, «invece di fare qualcosa di sinistra questa giunta “castiga” i suoi elettori che aspettavano sanatorie e assegnazione di case». Ma il comitato Abitanti San Siro è andato a recuperare un video su Youtube dove le parole (e promesse) di Pisapia in campagna elettorale erano inequivocabili: in un confronto con gli altri candidati del centrosinistra alle primarie, il 10 novembre 2010, giustificava in certi casi l’occupazione di case, «non togliendole agli altri ma tutte le case murate» precisava. Ci sono situazioni, sottolineava, per cui «pure essendo al di fuori della legalità, diventano un atto di vera e propria legittima difesa», non si può «mettere sullo stesso piano l’occupazione legata al racket e quella di chi ne ha bisogno veramente perché è stato sfrattato o non può pagare l’affitto perché non arriva a fine mese». Il sindaco «dalla parte dei più deboli» aveva strappato applausi e certamente più voti degli sfidanti da chi oggi gli presenta il conto. E si ribella agli sgomberi. «E questo te lo sei dimenticato - gli domandano i comitati accanto al video on line -? Non avrete vita facile se il vostro vento butta le famiglie in mezzo alla strada».
Il commissario cittadino Pdl Giulio Gallera chiederà un incontro al prefetto Gian Valerio Lombardi con i rappresentanti anche dei consigli di zona per «sottoporgli una mappa delle occupazioni abusive denunciate nei quartieri popolari e chiedere interventi decisi».

Ci sarà un altro «commissariamento» del Comune come nel caso dei campi rom? Il consigliere Pdl Riccardo De Corato intanto sollecita la giunta a «presentarci i dati del fenomeno, visto che ci risulta un boom di occupazioni dallo scorso ottobre». E accusa: «Sbagliato pagare l’hotel alle famiglie che al reato di abusivismo avevano appena aggiunto l’occupazione di ufficio pubblico e interruzione del servizio».

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