Cronaca locale

Rapsodia dai ghiacci dell'Alaska sul palcoscenico della Pomodoro

Al No'hma debutta il monologo sulla solitudine scritto da Mian

Antonio Bozzo

Ultimo appuntamento di stagione al Teatro No'hma, la meritoria sala gestita da Livia Pomodoro in memoria della sorella Teresa, che la fondò. Lo spettacolo, in scena stasera e domani, è «Rapsodia del caribù», monologo interpretato da Giovanni Crippa con regia di Marco Rampoldi.

Ne parliamo con Marzio G. Mian, giornalista, che ha scritto il testo. «La storia si svolge in Alaska», dice Mian. «Uno scienziato rimasto un po' a margine viene mandato in quelle terre ghiacciate per esperimenti sulla preparazione dell'uomo alla conquista di Marte. Deve, insomma, addestrare astronauti a condizioni estreme. Durante una battuta di caccia al caribù, incontra Pilgrim, un invasato predicatore che sproloquia con testi biblici. Ha 15 figli, è uno dei tanti personaggi dismessi dalla realtà civile che popolano quella zona di mondo. Il predicatore è anche doppio: si tratta infatti di un grande peccatore. Nel mio lavoro, vengono in contatto due abissi, quello inesplorato dello spazio profondo e il mai abbastanza indagato dell'animo umano». Mian conosce bene anche altre solitudini, come queste artiche, di cui scrive con competenza: ultimamente ha firmato un reportage, proprio per «Il Giornale», sulle tracce dell'esploratore Umberto Nobile. «Ne scrivo - dice - anche per mettere in guardia e ricordare che l'Alaska è la cartina di tornasole del pianeta: rivela inquinamento e disastri ambientali prima di altri angoli della terra. Disastri ai quali si aggiunge la forte crisi economica che colpisce chi vive nello Stato più a nord degli USA». A dar voce alle due figure in scena, è sempre Crippa. «Che allo scienziato fa raccontare anche il punto di vista di Pilgrim. Ci saranno, a supporto, immagini e musica, ma io non me ne sono occupato, ho la massima fiducia nel regista Rampoldi». La fascinazione di una terra che fu regno di avventure per cercatori d'oro, nello spettacolo c'è tutta. E forse non è l'ultimo dei motivi che ha convinto Livia Pomodoro a darle spazio nel teatro di via Orcagna, soprattutto in questa stagione, dedicata alla Bellezza.

Dopo la «Rapsodia» di Mian, il No'hma riaprirà a novembre, con la cerimonia della settima edizione del premio internazionale «Il Teatro Nudo» di Teresa Pomodoro: gli spettacoli vincitori apriranno la prossima stagione.

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