La Regione assume i «burocratic angel» per aiutare le imprese

La Regione assume i «burocratic angel»  per aiutare le imprese

Una squadra di «angeli» della burocrazia per aiutare le imprese a districarsi nella selva degli adempimenti. Trenta giovani assunti dalla Regione per diventare il punto di riferimento degli imprenditori all'interno della pubblica amministrazione. E poi contributi ai Comuni che introducano semplificazioni e piena operatività del fascicolo operativo d'impresa. Sono questi solo tre dei punti di un decalogo che è stato messo a punto dal Comitato per semplificazione insediato dalla Regione il 7 aprile con lo scopo di individuare i nodi critici nel rapporto tra imprese e pubblica amministrazione. Ieri le soluzioni presentate al governatore Roberto Maroni dall'assessore alle Attività produttive Mario Melazzini e dal professor Giulio Sapelli che lo presiede.
I risultati degli incontri bilaterali fatti con il sistema camerale, le rappresentanze delle imprese e dei settori, gli ordini professionali e gli enti locali hanno portato a risultati piuttosto preoccupanti se è vero che si devono chiedere fino a cinque autorizzazioni diverse per un cartello pubblicitario in strada. In altri casi bisogna fornire più volte documenti già in possesso della pubblica amministrazione e duplicare le pratiche (per esempio se un'impresa è sia artigiana che commerciale). Per non parlare dei moduli diversi e delle piattaforme on line eccessivamente complicate. Il tutto perché troppe sono le amministrazioni coinvolte nelle procedure e soprattutto non in grado di comunicare tra loro con un'efficace banca dati. Altro punto dolente l'eccesso di legislazione che in materia fiscale dal 2008 al 2014 ha sommerso le imprese con 389 nuove norme. Con annessi oneri.
«Ci sono problemi non più rimandabili - ha detto per questo l'assessore Melazzini - Basti pensare che un imprenditore impiega almeno 45 giorni all'anno per le pratiche burocratiche, coinvolgendo i propri dipendenti per 28». E questo perché «capita inoltre che per la presentazione delle stesse pratiche (Dia, Scia) siano previsti moduli diversi da Comune a Comune, da Provincia a Provincia e da Asl ad Asl. Serve una rivoluzione copernicana». Ecco perché tra gli impegni presi ci sono anche l'unificazione della modulistica e la formazione e qualificazione degli operatori. Ma anche la piena operatività del fascicolo elettronico d'impresa, il contenitore telematico di tutti gli atti che riguardano la sua vita, la completa gestione delle pratiche on line tramite applicativi web comuni o interoperabili tra diverse pubbliche amministrazioni. E poi case study: una task force con personale della pubblica amministrazione e professori universitari che affianchi l'azienda per individuare gli ostacoli e misurare la sostenibilità degli adempimenti richiesti.


Sui pagamenti alle imprese e la procedura d'infrazione aperta dall'Unione europea contro l'Italia i cui ritardi superano i limiti, Maroni ha ricordato come «la Lombardia nel 2013 abbia pagato entro 30 giorni, mentre nel primo quadrimestre di quest'anno i giorno sono scesi addirittura a 17».

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