L'Unione Artigiani due giorni fa aveva chiamato in causa la Regione. Il Comune accederà il prossimo 21 gennaio le prima telecamere al confine della Lez (Low Emission Zone) che a regime saliranno a 180 e multeranno senza scampo le auto diesel fino alla categoria Euro 3 (anche le Euro 4 a partire da ottobre 2019) e l'ipotesi presentata nei giorni scorsi dall'assessore alla Mobilitò Marco Granelli al tavolo con gli attori del mondo produttivo prevede un'applicazione ancora più strong rispetto ad Area C, i divieti sarebbero in vigore anche il sabato e potrebbe allungarsi fino alle ore 21. Confcommercio Milano ha parlato immediatamente di danni incalcolabili, il segretario generale dell'Unione Artigiani Marco Accornero ha guardato anche oltre i confini cittadini, calcolando le «oltre 30mila ditte lombarde che potenzialmente saranno danneggiate dalla misura», imprese pendolari che svolgono servizi nel capoluogo arrivando da altre città del territorio. Per questo ha rimarcato che Milano «è una metropoli e le sue scelte hanno impatto sulla regione» quindi «il provvedimento che bloccherà progressivamente i diesel deve vedere coinvolta appieno anche Regione Lombardia». Che non si tira indietro.
L'assessore regionale all'Ambiente Raffaele Cattaneo ieri si è detto «disponibile a incontrare l'Unione Artigiani di Milano e Monza-Brianza che ha manifestato preoccupazione sulle nuove misure annunciate dal Comune». Entro l'estate la Regione approverà l'aggiornamento del Piano per la qualità dell'Aria. Cattaneo sottolinea che decisioni come quelle annunciate dal sindaco Beppe Sala sulla Lez «sono fortemente impattanti sulla vita dei cittadini e sull'economia dell'intera regione, per questo comprendo e desidero raccogliere i timori dell'Unione Artigiani, confermando la mia disponibilità a un incontro che possa essere produttivo per trovare soluzioni adeguate a un problema serio come quello della qualità dell'aria». Sottolinea peraltro che «decisioni limitate alla sola stretta sui Diesel possono risultare parziali perchè non affrontano il problema nella sua complessità, rischiano solo di scaricare gli effetti sulle tasche dei cittadini». Invita quindi (anche il Comune) ad un confronto complessivo, «si tratta di decisioni che vanno prese di concerto con i soggetti al tavolo».
Commercianti e artigiani hanno fatto pressing su Granelli perchè siano destinate molti più incentivi per sostituire i mezzi inquinanti rispetto ai 6 milioni finora sul tavolo.
Due giorni fa il sindaco ha sollecitato fondi a sostegno delle politiche ambientali da parte del governo, e Cattaneo in questo senso fa asse: «Per invertire la rotta - conferma l'assessore - abbiamo bisogno di incentivi, la Lombardia è penalizzata innanzitutto per la sua posizione geografica all'interno del bacino padano che impedisce la circolazione dell'aria. Il governo può fare molto per evitare che il deferimento alla Corte di Giustizia europea si tramuti in una condanna nel 2020, metta le risorse necessarie».ChiCa
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