La ricetta di Ambrosoli: più tasse per regalare stipendi a chi non lavora

Azzeramento dell'Irpef per i redditi sotto i trentamila euro, riduzione tra i trenta e i settantamila, reddito minimo garantito di 400 euro per le famiglie in difficoltà e le persone in cerca di occupazione. Oscilla tra la demagogia e l'inevitabilità di una stangata di tasse il programma economico presentato ieri mattina dal candidato del centrosinistra a Palazzo Lombardia, Umberto Ambrosoli. L'avvocato, che ha tolto dal documento della coalizione possibili modifiche dell'articolo 18, non ha però escluso la possibilità di sperimentare nel futuro nuove forme di lavoro.
«L'obiettivo principale del programma - dice Ambrosoli - è arrivare a incrementare l'occupazione dall'attuale 65 al 70 per cento della popolazione. Cinque punti percentuali di aumento del livello di occupazione che corrispondono a circa 300.000 posti di lavoro». Qualche settimana fa era stato Roberto Formigoni, tra gli estensori del programma del Pdl, a parlare di trecentocinquantamila posti di lavoro in più.
Regna la confusione sul tema delle unioni di fatto.

Ambrosoli spiega che non fanno parte degli obiettivi comuni della maggioranza né del programma, ma si impegna in prima persona e con la sua Lista a portare la questione in consiglio regionale. Intanto la coalizione perde per strada la lista dell'ex leghista Alessandro Cè.

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