Rissa tra Gabriele Moratti e Irvine: condannati entrambi a 6 mesi

La rissa nel privè nella discoteca più cool della movida milanese scatenata dal corteggiamento del pilota alla ex del rampollo di casa Moratti

Rissa tra Gabriele Moratti e Irvine: condannati entrambi a 6 mesi

Insulti, spintoni, infine la rissa. Se le sono date nel privè dell'Hollywood, uno dei locali più cool della movida meneghina, poi si sono trascinati l'un l'altro davanti alla sbarra. Adesso il tribunale di Milano ha condannato l'ex pilota di Formula Uno Eddie Irvine e Gabriele Moratti, figlio dell'ex sindaco di Milano, a scontare sei mesi di carcere per la rissa scatenata il 20 dicembre del 2008.

Irvine e Moratti erano imputati il primo per "lesioni gravi", il secondo per "lesioni gravi e minacce aggravate". Come emerso dalle testimonianze nel processo, che per quasi tre anni ha visto passare sul banco dei testi i vip della movida milanese, il motivo del contendere sarebbe stata un'ex fidanzata del rampollo Moratti corteggiata dall'ex pilota, un tempo compagno di squadra di Michael Schumacher al volante della Rossa di Maranello. A scatenare la lite tra i due un sms che Irvine aveva mandato alla ragazza che aveva da poco rotto la relazione col figlio dell'ex sindaco Letizia Moratti. Davanti ai cronisti i due si sono sempre rimpallati le responsabilità. "Mi ha tirato un bicchiere in faccia e ho ancora i segni sopra l'occhio", aveva spiegato Gabriele Moratti che lo scorso aprile ha patteggiato sei mesi (poi convertiti in 49mila euro di multa) per lo scandalo della Bat-casa alla periferia di Milano. "Ero nel locale con alcuni amici - aveva detto Irvine, difeso dall'avvocato Marco Baroncini - e lui mi ha colpito da dietro".

Gabriele Moratti, difeso dai legali Vinicio Nardo e Vincenzo Saponara, aveva anche raccontato ai cronisti che l'ex pilota di Formula Uno aveva cercato una transazione per chiudere il procedimento penale. Transazione che lui però ha rifiutato. Il pm aveva chiesto una pena di sette mesi per entrambi, ma il giudice Marco Formentin della decima sezione penale l'ha abbassata di un mese.

Il magistrato ha anche disposto la trasmissione degli atti alla procura milanese perché valuti l'ipotesi di falsa testimonianza a carico di una serie di testi ascoltati nel dibattimento. "Sono testi citati dalla difesa Moratti", ha spiegato il legale di Irvine. Tra loro, da quanto si è saputo, ci sono un ex maggiordomo che lavorava a casa Moratti e un bodyguard amico del giovane.

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