Il ritorno di «Elvira». Omaggio di Servillo all'arte di Jouvet

Il ritorno di «Elvira». Omaggio di Servillo all'arte di Jouvet

Elvira è tornata. Dopo il successo nell'autunno 2016 e una tournée italiana e internazionale salutata da un successo straordinario la prima tappa è stata a Parigi, al Théâtre de l'Athénée, intitolato a Louis Jouvet ha debuttato al Teatro Grassi (fino al 22 dicembre) lo spettacolo che Toni Servillo ha tratto dalle sette lezioni che il grande attore francese tenne al Consevatoire National d'Art dramatique di Parigi, nei mesi dell'occupazione nazista. Prima di tornare in via Rovello, lo spettacolo è stato al Maly di San Pietroburgo, venerdì 16 e sabato 17 novembre, in occasione della VII edizione del Forum Internazionale della Cultura, che vede quest'anno l'Italia come «Ospite d'Onore», e della XVII edizione del Premio Europa per il Teatro. Poi a Lione, Théâtre des Célestins (20-24 novembre), e a Cluj-Napoca, in Romania, al Teatro Nazionale «Lucian Blaga» (27 novembre). Sul palcoscenico di un teatro chiuso, maestro e allievi lavorano appassionatamente su un classico del teatro, il Don Giovanni di Molière.

Vanno in cerca della verità dell'interpretazione, accompagnano il pubblico alla scoperta del mondo misterioso della recitazione e delle prove, fino all'istante in cui l'attore comprende di essere arrivato al cuore del suo personaggio, di averlo compreso e di poterlo restituire con autenticità. Oggetto dell'esercitazione è la seconda scena di Elvira, il momento in cui l'infelice innamorata del grande seduttore giunge in scena e lo implora di pentirsi, perché solo così avrà salva l'anima.

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