Perde i pezzi la vecchia Milano della nôstalgia . O meglio, il centro perde pezzi storici. Perché tutti ricordano quel palazzo del Credito italiano, poi diventato Unicredit, dove Alessandro Profumo incontrava i più grandi dell'universo economico. E tutti ricordano le Poste centrali, approdo dei disperati del versamento fuori tempo massimo. L'unico ufficio di Milano in cui gli sportelli erano aperti anche di pomeriggio. E tutti ricorderanno certamente la valigeria di via Orefici. A fianco all'edicola. Di fronte alla fermata dei tram con le code più lunghe della metropoli. Vetrine adiacenti a un tabaccaio, largo un metro e lungo altrettanto, che invece miracolosamente resiste ai tempi.
Ebbene, il palazzo del fu Credito Italiano, quello delle Poste e della valigeria cambiano proprietario. E anche utilizzo. In verità, la pelletteria che vendette borse a mezza città è sparita da un pezzo. Da allora solo meteore sportive come Diadora. O ristorative, come un lussuoso bar cui era rimasta sempre e solo una grande ambizione. Oggi «Via Orefici 14» non è più solo un indirizzo. Né un numero civico. Via Orefici 14 è il nome del nuovo albergo a quattro stelle che occuperà quello stabile, in rigoroso «giallo Milano», il particolare bagno cromatico che contraddistingue tutti gli edifici della vecia Milan . Certo servirà una pitturata fresca perché il colore è un po' logoro. Tracce di smog lo insultano. E qualche crepa lo ferisce. Però ospiterà i turisti nel centro più centro che c'è.
Addio alle Poste, soprattutto. E qui l'affare è sicuro. Piazza Cordusio 3, ovvero lo stabile, anch'esso «giallo Milano», che da sempre ospita le Pt, è passato di mano poco dopo Capodanno. Il nuovo proprietario è un fondo americano, Blackstone, nome che agli addetti ai lavori dice tutto e ai profani molto meno. Trattasi di un colosso economico finanziario che rappresenta un fondo immobiliare di gigantesche proporzioni. Il rogito del palazzo comporterà un assegno da 130 milioni di euro pagabili entro marzo e nel quale sono inclusi altri due edifici assai noti, quello di via Cordusio 3, adiacente alle Poste, ma soprattutto l'ex sede del Banco di Sicilia in via Santa Margherita. Stabili tutt'altro che irrilevanti nella geografia urbanistica del cuore di Milano.
In che cosa si trasformeranno questi spazi, difficile dirlo ora. Nelle ex Poste - che in ordine di acquisizione da Blackstone sono state precedute dal Palazzo della Nazione a Firenze e dalla sede di Meliorbanca in via Borromei - è tramontata l'ipotesi di un megastore. Più facile, piuttosto, che gli interni siano adibiti a un'area commerciale destinata a un monomarca.
Infine la sede che fu del Credito Italiano, dal lato opposto di piazza Cordusio rispetto alle Pt. Si era parlato di Harrods, il celebre grande magazzino britannico che sembrava seriamente interessato all'acquisto, ma l'ipotesi pare tramontata definitivamente. Difficile capirne i motivi, forse non è estraneo il calo delle vendite legato alla crisi.
Solo i turisti più facoltosi si abbandonano allo shopping senza limitazioni. E non è un dettaglio, tenendo conto che l'investimento economico per l'acquisto è considerevole. La richiesta viaggia fra i 350 e i 400 milioni. Si chiude a fine mese. In pole position... Blackstone, naturalmente.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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