Antonio BozzoIl Parenti e l'Elfo Puccini fanno la parte del leone, nella settimana teatrale. Se si escludono... E qui cominciano i dolori, ovvero la certezza che qualsiasi scelta, quando l'offerta è varia (come a Milano), è per forza parziale. Esempio: merita lo spettacolo diretto da Massimo Ghini, al Nuovo fino al 31. Un'ora di tranquillità è una commedia francese, anche interpretata da Ghini, con una squadra di attori di prim'ordine (ne ha parlato su queste pagine Ferruccio Gattuso).Al Parenti va in scena da oggi al 24 Provando... dobbiamo parlare, con Sergio Rubini (anche regista), Isabella Ragonese e Fabrizio Bentivoglio. Tutti nomi di richiamo per una commedia che incrocia due coppie borghesi (si sarebbe detto un tempo: oggi l'aggettivo è trascurato) fino a minare quella retta dall'amore, invece dell'altra banalmente incollata dagli interessi reciproci. Torna all'Elfo Puccini un autore-idolo per Ferdinando Bruni ed Elio De Capitani: Alan Bennett. Il vizio dell'arte, che inaugurò la scorsa stagione, e che Bruni dirige assieme a Francesco Frongia, ruota sull'incontro tra il poeta W.H. Auden e il musicista Benjamin Britten. I due mostri sacri si incontrano da vecchi, dopo che si erano persi di vista per vent'anni. I critici, all'unanimità, hanno salutato in questo lavoro la conferma della felice vena creativa di Bruni e De Capitani. Stasera, per la prima, l'Elfo organizza il set-aperitivo (dalle 19) di una «foto di famiglia», nella quale attori e spettatori vengono ritratti insieme.Di sicuro interesse Parassiti fotonici al Filodrammatici, prima nazionale di un autore londinese non molto conosciuto (anzi, per nulla) da noi: Philip Ridley, anche regista di cinema, pittore e romanziere. In scena, dal 21 gennaio al 7 febbraio, una sua favola nera, con adattamento e regia di Bruno Fornasari. Due giovani sposi scoprono che ripulendo la città dai vagabondi (insomma, eliminandoli) la loro casa piena di magagne si ristruttura come per magia. Per quale genere di mistero starà allo spettatore scoprirlo. Ancora misteri, questa volta extraterrestri, in un curioso monologo ospitato stasera dal Circolo Arci di via Simonetta. Maurizio Patella, menzione speciale Franco Quadri al premio Riccione 2013, racconta con Loro la strana storia di Piero Zanfretta, metronotte genovese, che nel 1978 sostenne di essere stato rapito dagli alieni. Per farsi rapire dalla magia delle marionette, invece, ecco Cenerentola, storico spettacolo dell'Atelier Carlo Colla & Figli. Va in scena, fino al 31, alle 10 di mattina (la domenica alle 16), orario per le scuole. Chi pensa sia solo per bambini, sbaglia: la poesia evocata dalle marionette nei costumi restaurati, mosse da undici abilissimi «tiratori di fili» su musiche di Carlo Durando, tocca il cuore a ogni età. Fino al 24 gennaio, spettacolo ogni sera diverso al Libero di via Savona. Che ospita allievi ed ex allievi della Scuola Teatri Possibili nella rassegna Sogni possibili. Iniziativa da seguire per farsi un'idea di dove va il teatro contemporaneo, tra il ricorso ai classici e l'esplorazione della drammaturgia più attuale.
Ultima scelta-consiglio: il 22 gennaio il Doctor Faustus di Marlowe, testo primigenio della filiera che porta a Goethe, è al centro del primo appuntamento di If Festival al Verdi di via Pastrengo. Uno spettacolo visuale («Non essere, una tentazione») nato dall'incontro di cinque artisti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.