Alla fine il sindaco ha parlato. Venerdì sera i militanti del centro sociale Soy Mendel hanno marciato fino alla casa del presidente del municipio 7 Marco Bestetti (Forza Italia), lanciandogli contro minacce e insulti. Ieri, quindi dopo circa 36 ore, contrassegnate da un silenzio inspiegabile e criticato da tutto il centrodestra, Beppe Sala è intervenuto. Lo ha fatto sul suo profilo facebook, definendo quel corteo una «inaccettabile manifestazione», e ha reso pubblica una telefonata di solidarietà al giovanissimo presidente di zona: «L'altra sera - ha scritto il sindaco - è stato vittima di una inaccettabile manifestazione sotto casa della sua famiglia da parte di un centro sociale. Ho chiamato Bestetti per esprimere la mia solidarietà. La politica è spesso anche contrapposizione dialettica dura, ma non deve mai superare un determinato confine. Per questo credo che sia giusto e doveroso condannare quanto accaduto. Non nascondo che mi piacerebbe che la condanna a questi gesti fosse costante e non avesse colori politici». «Quando una persona che si mette a disposizione della società si sente minacciata - ha proseguito il sindaco - deve avere il supporto di tutte le parti politiche senza preconcetti. Purtroppo, anche per recenti esperienze personali, questo non è sempre accaduto». «Detto ciò - ha concluso - dico a Marco Bestetti di andare avanti nel suo lavoro: non devono essere queste cose a fermare il suo operato». Due ore prima, anche l'assessore alla Sicurezza Carmela Rozza era intervenuta: «Gli insulti dell'altra sera rivolti a Marco Bestetti sono un'intollerabile intimidazione che condanniamo fermamente», ha detto.
E Bestetti, elegantemente, incassa questi sostegni ma rilancia anche: «Sono contento che questa solidarietà sia arrivata, fino a ieri devo dire che mi mancava un po'. Affinché queste cose non si ripetano occorre prendere decisioni e posizioni. E aspetto di capire quali sono». Bestetti insomma, è si rallegra degli interventi dalla giunta, ma spera «che tutto non si riduca all'atto dovuto più formale che altro». «Sono certo che ci sia la massima volontà di non avere niente a che fare con questi mondi - dice - ma mi aspetto che seguano fatti e azioni concrete per isolare questi soggetti. Sappiano tutti chi sono, dove sono e quali metodi praticano. Io potrei dare consigli su dove iniziare. Non servono soluzioni fantasiose, basterebbe un po' di buon senso e buona volontà. Se le proposte di Sala saranno di buon senso - conclude - io sarò al suo fianco». Quei centri sociali, Bestetti li conosce bene. La loro intimidazione nasce dallo sgombero, da lui sollecitato, di un centro sportivo che avevano occupato abusivamente in via Fratelli Zoia. Adesso sono in cerca di spazi. E in Comune si ragiona di una biblioteca in zona. Ne ha parlato il consigliere di Fi Pietro Tatarella.
«Prendo atto di quel che ha detto Tatarella - commenta Bestetti - e voglio capire di più. Se in quell'area, che vogliano tutti migliorare, si infilassero soggetti come questi o persone solidali con loro, si contraddirebbe la posizione del sindaco».
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