Sala "cicerone" a Milano: "È bellissima d'agosto"

Imita Renzi e in un video consiglia tre gioielli «La città non è più solo un tipo come si diceva»

Sala "cicerone" a Milano: "È bellissima d'agosto"

Beppe Sala fa il Cicerone e veste i panni della guida turistica. In vista delle vacanze agostane, il sindaco ha confezionato e pubblicato ieri un video in cui racconta le meraviglie di Milano ai turisti e ai milanesi che restano in città.

Con marcata inflessione meneghina, tempi perfetti e ottima predisposizione professionale, in due minuti e diciassette secondi il sindaco consiglia tre destinazioni turistico-culturali: due di alto livello storico-artistico, la terza più moderna. La chiesa di San Satiro, la Sala delle Asse e la Torre Branca. Ed esordisce così: «Il compianto Guido Vergani ci lasciò una battuta fulminante. Disse: Milano non è bella, è un tipo. E forse allora era anche vero ma oggi Milano è bellissima. È bella anche in agosto, anzi vi invito a godervela d'agosto».

Sala non arriva forse - ma chi potrebbe farlo? - alla maestrìa di un Philippe Daverio (storico dell'arte, saggista e grande narratore televisivo dei tesori italiani) ma pare superare, sicuramente in simpatia, un altro politico-Cicerone, quel Matteo Renzi che dopo la sconfitta e l'uscita di scena ha celebrato le bellezze di Firenze per tv.

Insomma, ci sta prendendo gusto il sindaco. Ben consigliato e assistito, sta suonando bene tutti i tasti della comunicazione e la cosa sembra piacergli e sembra preludere ad altre sorprese. «Vi propongo - dice nel video ai suoi ascoltatori - tre luoghi milanesi che a me piacciono. Il primo è la chiesa di San Satiro, un piccolo, timido gioiello del Rinascimento qui a Milano». «Entriamo a vederla» dice perfettamente. «Bramante - racconta Sala - sfruttando la forza della prospettiva e il suo genio ha ricreato un'abside in un metro». «Un tesoro del passato, ma un tesoro per i nostri occhi contemporanei» conclude, evidentemente divertito nel recitare la parte del promotore turistico dei tesori milanesi.

Ed è un gioco sempre più scoperto, questo della progressiva identificazione di Sala con la sua città. Un gioco che è passato dal video col «Milanese imbruttito» ed è proseguito con la vittoriosa campagna per le olimpiadi. Sala gioca sapientemente col cliché del milanese dinamico, aperto, civile e moderno. Una scelta che in termini di immagine può rendere in vista del voto del 2021 e nel caso di eventuale avventura politica lo definisce come il campione di un elettorato urbano, borghese e liberal che parre da sinistra per puntare «al centro».

Brillantemente superato Bramante, il video prosegue: «Dalla creatività del Bramante al genio assoluto, universale di Leonardo da Vinci». «Quest'anno - ricorda il sindaco - celebriamo il cinquecentenario della morte di Leonardo e Milano lo onora offrendo ai milanesi e ai turisti la riapertura della Sala delle Asse, probabilmente l'ultimo lavoro di Leonardo alla corte degli Sforza». «Un pergolato a soffitto di 18 gelsi. E gelso in latino si dice morus. Infine la Torre Branca, «originariamente chiamata Torre Littoria. Progetto del 1933 del grande Gio Ponti, 108 metri, un metro in meno della Madonnina.

Da sempre luogo di incontro degli innamorati milanesi o degli innamorati di passaggio, oggi è anche un'occasione per vedere la nuova Milano». «Bene - conclude - con ciò buone vacanze. Godetevi Milano d'agosto ma a settembre vi coinvolgerò per sapere quali sono i vostri luoghi del cuore a Milano». Insomma, ne riparleremo.

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