Prove tecniche di dialogo con chi si è messo di traverso alla stangata Atm, leggi i consiglieri comunali di Forza Italia e Lega che hanno un seggio anche in Regione e da lì hanno bloccato il percorso per il biglietto a 2 euro che sembrava liscio come l'olio. Il sindaco Beppe Sala ieri a margine della seduta ha preso da parte Gianluca Comazzi (Fi) e Massimiliano Bastoni (Lega) - con loro il leader di Energie per l'Italia Stefano Parisi - per convincerli a togliere le barricate. Un passo indietro. A differenza del passato il Comune non può aumentare autonomamente il ticket oltre l'adeguamento Istat. Prima di Natale la giunta regionale ha portato in aula la delibera che insieme al test del biglietto integrato concedeva a Milano la deroga per alzare il biglietto a 2 euro. Il centrodestra ha costretto l'assessore Caparini a ritirare il testo e ora il Comune cerca la sponda del governatore per superare l'impasse. Il vertice tra Sala e Fontana giorni fa non ha ancora sortito il risultato atteso. Ieri il sindaco è tornato all'attacco: «Non è ancora un ultimatum ma chiediamo la collaborazione, è un po' assurdo che per poter gestire al meglio il trasporto pubblico locale si debba chiedere il permesso alla Regione. L'aumento aiuta a mantenere un livello dei servizi che non ha paragoni in Italia. Dobbiamo chiudere il Bilancio con la certezza di questo aumento di cui parliamo da un anno. Spero si trovi la formula, è nella mani del governatore e del consiglio regionale, vediamo cosa ne viene fuori». Ma «se non arriva il via libera cercheremo una formula per procedere autonomamente, stiamo valutando quali rischi ci sono, noi dobbiamo aumentare sennò non riusciamo a chiudere il bilancio o dobbiamo sacrificare servizi primari». Ma il «piano b» è scivoloso. Passa da un'intesa con l'Agenzia di bacino (che si è riunita ieri) che dovrebbe inserire l'aumento di 2 euro all'interno del piano di integrazione tariffaria da sottoporre alla Regione. Una via a rischio ricorsi, lo sa anche il sindaco, permetterebbe di inserire nel Bilancio 2019 i 55 milioni di aumento in più ma sarebbe come scriverli con l'inchiostro simpatico. Da qui il tentativo di accordo con Comazzi e Bastoni perchè avvallino una delibera di giunta regionale che sblocchi la stangata. Tutt'altro che semplice. Anche Brescia scalpita per aumentare (e i consiglieri azzurri e padani sono contrari). «Sala non scarichi sulla Regione la propria incapacità nel far quadrare i conti» è la nota diffusa da Bastoni dopo la chiacchierata. E Comazzi rincara: «La sinistra ha tentato d'ingannare i cittadini facendo credere che il vergognoso aumento fosse necessario per realizzare la tariffa integrata: costa 8 milioni, gli altri servono a chiudere i conti».
E dopo che la Svezia dopo mesi di stallo ha formato un governo, ora Sala trema per la sfida contro Stoccolma per le Olimpiadi 2026: «Fa più paura - ha ammesso ieri -. É forte anche perchè la Svezia non ha mai ospitato i Giochi. La parte tiepida è proprio la città di Stoccolma, se dovesse manifestare interesse la vedrei difficile a quel punto». Il presidente del Coni Giovanni Malagò ha annunciato che «adesso è ufficiale, la votazione si terrà il 25 giugno a Losanna.
Parlando con i colleghi del Cio, la candidatura Milano-Cortina è molto solida e credibile, ma sarebbe un errore sottovalutare Stoccolma». Il presidente Bach ha fatto i complimenti della lettera del premier Conte contenente le garanzie accessorie, una lettera dettagliata, molto precisa».
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