A Sala sfugge: villa fatta da De Lucchi

Il manager si contraddice sui lavori nella sua abitazione in Liguria, poi dà la colpa alla moglie L'indagine Lorien premia Balzani (e l'appoggio di Pisapia) e preoccupa il candidato renziano

Sotto pressione, con i sondaggi che cominciano a farsi meno rosei, ieri Beppe Sala ha innovato la linea difensiva sul tema che da due settimane tormenta la sua campagna elettorale: quello della sua villa a Zoagli, disegnata da uno dei professionisti più beneficiati da Expo, l'architetto Michele De Lucchi. E così Sala tira in ballo la moglie, rifilandole la responsabilità di aver preteso che venisse cambiato il progetto della casa al mare, aprendo le porte a De Lucchi. La seconda novità è più sostanziale, perché riguarda il ruolo dell'architetto nella progettazione.

Nella versione fornita in conferenza stampa il 20 gennaio dopo il primo articolo del Giornale, Sala aveva attribuito all'archistar di Expo un ruolo marginale, relativo al «completamento di alcuni aspetti degli interni e delle finiture esterne della casa»: ieri invece, al Corriere Sala dice che dopo la bocciatura del vecchio progetto da parte della moglie «ho chiesto a De Lucchi». Fin da subito a tirare le fila è De Lucchi, che nello stesso periodo incamerava - direttamente o dietro lo schermo della Fiera - incarichi Expo per 700mila euro.

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