«In questo incontro con i detenuti si impara come si fa a cambiare interiormente, a convertirsi. E questo non vale solo per i detenuti ma per me e per tutti». Visita privata a San Vittore per il cardinale Angelo Scola (nella foto), che ha trascorso il pomeriggio a parlare con i carcerati. Delitto e castigo, espiazione, relazioni umane, fede. «Mi ha colpito la profondità dei loro interventi e delle riflessioni» le parole dell'arcivescovo dopo le ore passate dietro le sbarre.
Scola ha annunciato di voler destinare al recupero dei carcerati una parte del Fondo Famiglia Lavoro, istituito per aiutare coloro che non arrivano a fine mese per la crisi. Tra di loro anche i carcerati, che si scontrano con le enormi difficoltà nel ritrovare una vita normale. «I detenuti hanno chiesto a me di istituire una zona franca dove riprendere a lavorare e tornare a sperimentare le proprie capacità di essere a servizio della società - racconta l'arcivescovo -.
Il cardinale ha poi elogiato «i nostri cappellani, le religiose, i volontari che fanno un lavoro straordinario di accompagnamento umano e spirituale coi carcerati». Attività dura e non sempre compresa.
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