Gli scrittori e i poeti accendono ancora le rive del lago

A Villa Olmo al via da oggi fino al 25 giugno il festival di incontri, anche sulla musica

Antonio Bozzo

L'imbarazzo della scelta non è un modo di dire, ma la pura verità se si scorre il programma del festival Parolario, che tiene banco a Como, da oggi al 25 giugno 2016. Cresciuto negli anni, fino a diventare una kermesse culturale che sfida - per qualità e quantità - il più famoso festival della letteratura di Mantova, Parolario ospita scrittori e poeti (Vivian Lamarque, che leggerà sue poesie da «Madre d'inverno» durante una passeggiata nel parco di Villa del Grumello) e incontri su temi musicali (da David Bowie a Ivan Graziani, da Lucio Dalla alle tradizioni gaeliche dell'arca celtica). Non si trascurano i bambini, attraverso percorsi filosofici pensati per loro; né il mondo verde, con incontri dedicati a quel ramo della filosofia che è il giardinaggio, con ospiti che parlano del grande libro di Pia Pera, «Al giardino ancora non l'ho detto»; il cinema sarà presente con il docufilm «Giovanni Segantini. Magia della luce», di Christian Labhart, in prima proiezione italiana dopo l'assaggio al festival della montagna di Trento.

Non resteranno delusi neanche i tanti che hanno scoperto la cultura del cibo, oggi in primafila nella società dello spettacolo (nessun riferimento a Guy Debord, per carità!). Per quest'ultimi, verranno servite le «contaminazioni gastronomiche-letterarie», in particolare dalla produzione poliziesca: ne parleranno Andrea di Gregorio e Margherita Coldesina, in collaborazione con Comocuore onlus e i cuochi Marina Romanò e Massimiliano Pini.Lo slogan di questa edizione è «Liberi tutti!», invito esplicito a scatenare la fantasia, a mettere in corto circuito i pensieri, senza ingabbiarsi nelle convenzioni dei generi e delle pigrizie culturali. Spiccare il volo: sembra facile, ma non lo è; staremo a vedere se negli incontri con gli scrittori, parte dominante della kermesse, si respirerà davvero aria di libertà. Tra i primi a presentarsi al pubblico, Mauro Corona, lo schivo scrittore montanaro (era schivo, ora si concede un po' troppo alla routine delle occasioni spettacolari) con il suo libro fresco di stampa, «La via del sole»; Simonetta Agnello Hornby, con «Caffè amaro», già venduto in venti paesi, e il bravo Hans Tuzzi, milanese che ci racconta le gesta del suo investigatore montenegrino Neron Vukcic. Di grande richiamo sarà anche Giovanni Floris, qui come scrittore, non nel ruolo di conduttore televisivo. Parlerà del suo secondo romanzo, di ambiente calcistico, «La prima regola degli Shardana».

Gli appassionati di scacchi, e della grande scacchiera sulla quale si svolge la partita della vita, ascolteranno Paolo Maurensig (primo ospite della manifestazione), con il suo libro-indagine sulla scomparsa del campione del mondo di scacchi Alexandre Alekhine,

trovato morto in albergo nel 1946, a Estoril. Sono cento gli appuntamenti, tutti gratuiti, tra Villa Olmo, Villa del Grumello, Villa Bernasconi, Villa Sucota e la biblioteca di Brunate. Programma completo su www.parolario.it.

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