Sgombero al Soy Mendel «Ora il Comune eviti una rioccupazione»

La polizia nel centro sociale di via Cancano Il centrodestra: gli anarchici tornano sempre

Sgombero al Soy Mendel «Ora il Comune eviti una  rioccupazione»

È stato sgomberato nella mattinata di ieri il centro sociale Soy Mendel, che si trovava in uno stabile occupato al civico 5 di via Cancano, una traversa di via Forze Armate a Baggio. Lo hanno annunciato gli stessi antagonisti su Facebook: «Arriva l'estate e come da triste tradizione milanese riprendono gli sgomberi. Questa mattina è toccato a Soy Mendel a Baggio che aveva rioccupato lo stabile di via Cancano già sgomberato nel marzo 2015 e nuovamente lasciato al più completo abbandono». Le operazioni di sgombero da parte della polizia si sono svolte senza incidenti.

«Dopo tre occupazioni abusive di aree sia pubbliche che private - interviene Marco Bestetti (Fi), presidente del Municipio 7 -, il curriculum del centro sociale Soy Mendel si arricchisce con lo sgombero di questa mattina (ieri, ndr). Ringrazio la Prefettura e le forze dell'ordine per l'intervento, esortandoli a proseguire con la tolleranza zero verso questi recidivi professionisti dell'illegalità». Così Riccardo De Corato, assessore regionale alla Sicurezza: «Dal 2004 lo spazio in via Cancano 5 viene periodicamente sgomberato per poi essere rioccupato. La struttura è diventata, come accade ormai in tutti gli spazi occupati dagli antagonisti, fonte di reddito con feste, cinema, ristorante, bar e mercatini. Il tutto logicamente senza alcun permesso. Ora c'è da augurarsi che le autorità competenti vigilino per evitare che nel giro di qualche giorno venga occupato un altro spazio o, addirittura, venga rioccupato lo stesso come già avvenuto almeno tre volte». E il consigliere comunale di Fi, Alessandro De Chirico: «Per Baggio si è finalmente conclusa una triste storia di prevaricazione e illegalità. Ora auspico che siano restituiti alla comunità milanese anche tutti gli altri immobili comunali che si trovano nella stessa situazione».

Mentre il consigliere comunale ed europarlamentare della Lega Silvia Sardone sottolinea: «Lo sgombero di un centro sociale abusivo è sempre un'ottima notizia e mi auguro che ora si proceda con tutti gli altri covi di antagonisti. Chiedo inoltre vivamente al Comune di vietare e impedire la festa organizzata dal Lambretta sabato (domani, ndr) al Parco Lambro: sarebbe paradossale che un parco pubblico, già teatro di numerosi episodi di cronaca nera legati alla criminalità sudamericana, ospitasse un raduno di abusivi». Il riferimento è anche al caso della morte di un 32enne peruviano scomparso il 2 giugno dopo un'aggressione nel parco e poi ritrovato nel Lambro, su cui la Procura ha aperto un'inchiesta per omicidio volontario.

Anche Marco Cagnolati, consigliere di Fi in Municipio 3 segnala il «Gaza/Milano freestyle festival» in programma per domani: «Nonostante il recente omicidio e tutte le denunce inviate relative alle occupazioni abusive, grigliate, vendita illegale di cibo, risse e accoltellamenti, è previsto l'ennesimo evento organizzato dal centro sociale Lambretta all'interno del parco dalle ore 16 fino a tarda notte. Trovo assurdo e vergognoso che l'Amministrazione comunale possa permettere tutto ciò».

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