Almeno è stato coerente. Perché l'allora deputato di Rifondazione comunista Giuliano Pisapia fu uno di quelli che votarono contro la legge per istituire il Giorno del ricordo che celebra i martiri delle foibe e di cui quest'anno ricorre il decennale. E ora che è diventato sindaco, non si è fatto vedere ieri alla cerimonia organizzata in largo Martiri delle foibe per non dimenticare le 23mila vittime dei massacri e delle deportazioni messe in atto dal 1943 al 1947 in Istria e in Dalmazia dal regime comunista del maresciallo Tito. Un'assenza «clamorosa» per Fratelli d'Italia presente alla cerimonia con Carlo Fidanza, Riccardo De Corato e Paola Frassinetti. Di un impegno preso «per un incontro sulla mobilità in Assolombarda insieme a molti rappresentanti istituzionali ed esperti di un settore decisivo per Milano come quello dei trasporti» parla il portavoce di Pisapia Marco Dragone. Spiegazione che non convince Fdi che anzi consideravano l'occasione il momento giusto per sentire il parere del sindaco sul vergognoso convegno promosso dal consiglio di Zona 3 e a cui è stata invitata una storica revisionista che nega lo sterminio titino. Per l'assessore Pierfrancesco Majorino (Pd) iniziativa «sbagliata e grave».
Con il consigliere della Lega Luca Lepore pronto a condannare l'assenza di Pisapia e a suggerirgli che «sarebbe buona cosa che le zone di circoscrizione oltre a organizzare pellegrinaggi per visitare monumenti dedicati ai partigiani, si dessero da fare anche per programmare eventi a supporto della Giornata del ricordo».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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