«La sinistra ormai non parla ai poveri»

Pierfrancesco Majorino, assessore al Welfare, ha definito la vittoria di Trump una «sciagura».

«Sì nel senso che c'è un elettorato più tradizionale e debole economicamente che ha trovato in Trump una possibilità di sbocco maggiore».

Che cosa insegna alla sinistra italiana la vittoria dei Repubblicani?

«Al di là del fatto che il voto Usa è molto complesso, è evidente che c'è un problema nel mondo globalizzato: la paura. Chi è incerto e in difficoltà ha paura che ci siano persone più fragili che possano fare concorrenza nel ricevere assistenza».

Una guerra tra poveri insomma...

«I sondaggi ci dicono che Clinton è stata più votata nelle fasce più povere e Trump da quelli subito sopra. Il proletariato delle metropoli non si fida abbastanza del pensiero progressista, che identifica con l'establishment».

Le riforme del presidente Obama non sono state convincenti?

«Forse non è riuscito il passaggio del testimone del cambiamento. Vale anche per l'Italia».

In che senso?

«Dobbiamo essere più coraggiosi sul piano

delle politiche sociali. Riallacciare il rapporto con i penultimi, che non devono avere paura di essere gli ultimi. La sinistra italiana deve tornare a occuparsi di giustizia sociale. La sinistra esisteva per questo».

MBr

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