Siringa sulla volante Arrestato peruviano

Identificato con le telecamere Oggi un sopralluogo di Salvini

Siringa sulla volante Arrestato peruviano

Volto scavato, espressione assente, indossava ancora i jeans chiari e la maglietta nera che portava quando era stato ripreso dalle telecamere alla stazione di Rogoredo, venerdì all'alba, mentre metteva un ago da siringa sulla maniglia di una jeep della polizia. La Polfer, che proprio grazie alle immagini degli occhi elettronici lo aveva già identificato, ieri ha rintracciato il responsabile. Si tratta di un giovane peruviano che, all'interno dello zaino nero (pure quello immortalato dai filmati) delle siringhe e una tenaglia. L'episodio è stato commentato anche dal ministro dell'Interno, Matteo Salvini, che ha confermato la sua presenza per stamane a Rogoredo per un sopralluogo.

Dopo le critiche delle varie sigle dei sindacati di polizia, dopo una settimana che a Milano ha visto gli uomini della questura impegnati in una serie di interventi durante i quali molti di loro sono stati assaliti e insultati, sulla vicenda è intervenuto l'assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, Riccardo De Corato. «Questo è l'ennesimo atto di delinquenza avvenuto in una zona da sempre fortemente ad alto rischio, come è appunto il quartiere di Rogoredo. Non bastavano gli spacciatori, gli ubriachi e gli abusivi nel boschetto della droga, ora anche i sudamericani che mettono le siringhe sulle auto delle forze dell'ordine».

«Perché a Rogoredo, al boschetto, non vengono installate le telecamere che sono state utili alla giustizia per arrestare il peruviano? - si chiede l'assessore regionale -. Con le telecamere si garantirebbe più sicurezza al quartiere e si potrebbero arrestare questi abusivi e spacciatori! Noi del Centrodestra, quando amministravamo Milano, abbiamo provveduto a installare le telecamere al parco delle Cave, al parco delle Basiliche, al parco Sempione e al parco Alessandrini; inoltre avevamo installato anche una Control Room sul posto (una torretta con due vigili che guardano il monitor delle telecamere). Com'è possibile che tutti questi sudamericani, soprattutto peruviani, arrivino in Italia con regolare permesso di soggiorno e poi si perdano le loro tracce? Chi controlla la permanenza in Italia e a Milano, una volta arrivati?».

«Dei clandestini africani sappiamo

da dove arrivano e dove sbarcano, invece dei peruviani, un fenomeno in continua crescita che è sottovalutato a Milano. Per questo - conclude De Corato - occorre attuare un sistema di monitoraggio di questi sudamericani».

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