Smog, arriva la scatola nera Deciderà chi può circolare

Allo studio un nuovo sistema di calcolo delle emissioni Cattaneo: «Bloccheremo chi veramente inquina di più»

Marta Bravi

Dopo le deroghe ai blocchi alla circolazione per i diesel Euro 3 delle fasce più deboli della popolazione, la Regione, e in particolare l'assessore all'Ambiente Raffaele Cattaneo, sta studiando un nuovo sistema per valutare l'effettivo potenziale inquinante dei mezzi. Obiettivo: superare i divieti assoluti, imporre regole più eque e ottenere risultati più efficaci.

Per quanto riguarda le deroghe riguarderanno i possessori di diesel Euro 3 con Isee inferiore a 14mila euro, persone che abbiano compiuto il 70esimo anno di età, veicoli per trasporti specifici e per uso speciale, veicoli i cui proprietari siano in attesa di consegna di una nuova auto, veicoli appartenenti alle associazioni o società sportive. Le esenzioni, secondo le stime della Regione, non inficiano la validità del Piano Aria: dovrebbero interessare non più di 50mila veicoli in tutta la Lombardia, incidendo sulle emissioni totali per una quantità inferiore al 2 per cento del totale. A questo si aggiungono gli incentivi stanziati - si parla di 500mila euro in più (oltre ai 6 milioni già stanziati) - per la sostituzione dei veicoli commerciali più inquinanti con mezzi a basso impatto ambientale.

Per quanto riguarda invece il nuovo sistema di calcolo delle emissioni effettive di ogni mezzo l'idea dell'assessore Cattaneo è di misurarlo attraverso una «scatola nera». «Il sistema attuale è costruito su livelli di omologazione, Euro 0, 1, 2, 3, 4 ma come dimostrato dal cosiddetto Diesel gate le emissioni reali sono molto superiori a quelle teoriche - ha spiegato Cattaneo -: se io blocco un'auto Euro 3 diesel che percorre mille chilometri e ne lascio circolare una Euro 4 che ne fa 50mila, la seconda inquina più della prima, quindi occorre un meccanismo più equilibrato». In questo, ha proseguito il titolare regionale all'Ambiente «la tecnologia ci aiuta: esiste la possibilità di un chip, una sorta di scatola nera del genere utilizzato da alcune assicurazioni, che permette di conoscere quanti chilometri percorre un veicolo, dove e in quali condizioni di traffico». Tradotto: se circola in aree urbane o meno, in ore di punta o di morbida, nel bacino padano o meno.

Questo sistema va incrociato con delle banche date speciali, come quelle inglesi, che permettono di conoscere con esattezza la reale emissione inquinante di un veicolo (real drive emission) per ogni modello e motore.

Dal momento che lo smog è il prodotto delle emissioni di un motore moltiplicato per il numero di chilometri percorsi - il ragionamento - questo sistema incrociato permette di calcolare quanti chilometri può percorrere un veicolo di quel modello e motore per rispettare i livelli consentiti. «In questo modo - secondo Cattaneo - si supera il blocco assoluto, si impongono regole più eque e si ottengono risultati più efficaci.

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