«Legambiente confonde mele con pere, almeno dovrebbe cambiare il titolo del rapporto Mal'aria con Miglior aria in Lombardia». L'assessore regionale all'Ambiente Raffaele Cattaneo contesta l'associazione green che nei giorni scorsi ha presentato (ancora) la Lombardia come maglia nera dello smog in Italia. «Mi sorprende che si sia concentrata solo su Pm10 e ozono e non abbia contemplato ad esempio il biossido di azoto che oggi è l'inquinante che più ci preoccupa e legga i datu del 2018 sono letti in maniera un po' strumentale. Per calcolare i giorni di sforamento dei limiti si sommano le polveri sottili, in miglioramento ovunque, e l'ozono che non ha un valore limite per legge, non è emesso dall'uomo e non c'è nemmeno chiarezza su effetti concreti e strategie. Fa una lettura allarmistica e non è giusto dare ai cittadini un messaggio distorto. Oggi passa l'idea che l'aria in Lombardia faccia danni invece è migliore degli anni passati». Il miglioramento «deve continuare con l'impegno di tutti, senza abbassare la guardia ma anche senza allarmismi. Non è spaventando le persone che le aiuteremo a fare scelte migliori». L'assessore non si limita allo sfogo ma sforna i numeri raccolti e analizzati da Arpa Lombardia, che ha 85 stazioni fisse di monitoraggio dell'aria sparse nei capoluoghi. Intanto dicono che non si sono registrati superamenti degli standard di legge per benzene, monossido di carbonio e biossido di zolfo (tutti ormai assestati su valori ben al di sotto dei limiti di legge). Le concentrazioni medie delle polveri sottili si sono ridotte del 34% dal 2005 al 2018, è stato rispettato su tutto il territorio il limite la media annua di 40 microgrammi per metro cubo (dai 23 a Sondrio o Lodi ai 35 di Milano e Pavia). Il numero massimo dei 35 giorni con Pm10 oltre i 50 mg/mc concessi come bonus dall'Ue non è stato sforato solo da Lecco, Mantova, Sondrio e Varese ma anche i 79 giorni registrati da Milano, che segna il risultato peggiore tra i capoluoghi, segnano una riduzione del 56% rispetto ai 144 giorni del 2005 e sono diciotto giorni in meno rispetto solo al 2017. Cattaneo segnala poi che il miglioramento in Lombardia viaggia a ritmo doppio rispetto alla media dei Paesi Ue. E insiste sulla via degli incentivi e delle campagne informative per proseguire col trend positivo: «Non sono le multe o i divieti che aiutano i cittadini a migliorare i comportamenti». Non serve citare il Comune di Milano che dopo Area C accenderà dal 25 febbraio le telecamere di Area B. Ricorda invece che la Regione ha stanziato 15 milioni destinati a contributi a privati che vogliono sostituire la vecchia auto e ne investirà altrettanti nel 2020. Nello stesso tempo si augura che «anche governo e Parlamento facciano la propria parte per incrementare le risorse, è in discussione un emendamento che va in questa direzione e auspico che venga approvato».
«Le notizie comunicate da Regione sono importanti e confermano che gli incentivi e il dialogo contribuiscono al contenimento delle emissioni - aferma il presidente di Anaci Leonardo Caruso - Gli amministratori di condominio sono in prima linea per collaborare con le istituzioni e indicare, come avvenuto anche in
passato, soprattutto in tema caldaie, la via giusta per ridurre ulteriormente lo smog. Temi che saranno toccati all'Anaci day che si terrà domani e sabato Day con oltre 2.000 amministratori allo Studio 90 di via Mecenate».
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