"Soldati invece di tavolate antirazziste"

La consigliera Fi: servono telecamere e daspo urbani, non spot buonisti

"Soldati invece di tavolate antirazziste"

«Mentre in Comune la sinistra organizza tavolate al parco Sempione per 50mila immigrati, in città vediamo omicidi, accoltellamenti e rapine. La scorsa notte è piuttosto indicativa del far west a Milano».

Silvia Sardone, consigliera comunale e regionale di Forza Italia. Non faccia arrabbiare anche lei l'assessore Pierfrancesco Majorino, ha detto che il centrodestra che attacca la kermesse antirazzista al Sempione è becero. Cosa gli risponde?
«Che dopo la brutale violenza ai danni di un anziano di pochi giorni fa, questi nuovi crimini ci fanno comprendere in pieno che la Milano multietnica e pro accoglienza che vuole la sinistra fa solo aumentare i delinquenti in città. Mentre i milanesi chiedono sicurezza, lotta al degrado, più controlli delle forze dell'ordine la sinistra risponde con marce pro immigrati, con i bivacchi dei richiedenti asilo in tanti quartieri, politisul welfare clamorosamente sbilanciate, con gli italiani discriminati».

Tra l'altro l'«antipasto» della manifestazione avrà luogo proprio in via Padova: una catena umana per dimostrare che l'integrazione lì funziona. Non è così?
«Non mi meraviglia che i due omicidi dell'altra notte siano avvenuti proprio in via Padova e in zona stazione Centrale dove ormai gli stranieri sono padroni e violenze, risse e spaccio sono una costante. Altro che modello di integrazione..».

Cosa servirebbe invece?
«Non bastano catene umane e pranzi solidali, servono militari sulle strade, telecamere, Daspo urbani. La sinistra non vuole o fa finta di non vedere il risvolto di insicurezza e disagio sociale che porta l'accoglienza oltre i limiti».

La Lega chiede al governo di sostituire il prefetto perchè averebbe una linea troppo soft, è d'accordo?
«Io ho un ruolo in Comune e Regione e rivolgo le mie critiche alla giunta Sala, dopo una nottata del genere l'assessore che le competenze sulla Sicurezza dovrebbe rassegnare le deleghe, Anna Scavuzzo torni ad occuparsi di Scuola, anche se faceva disastri anche lì. Ma faccio solo un esempio, prima dell'occupazione due interi piani di un palazzo popolare gestito da Mm in via Cavezzali avevo avvisato gli uffici competenti del rischio, davanti al condominio i centri sociali stavano manifestando e annunciando blitz. Non è intervenuto nessuno».

Passando alla politica, ha appena incontrato a Roma altri consiglieri regionali «frondisti» di Forza Italia

in Lazio, Campania, Abruzzo. Cosa vi siete detti?
«Che bisogna ragionare in termini di primarie e partito unico, che se non c'è democrazia interna e non viene premiato il merito, Fi è destinata a estinguersi».

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