Cronaca locale

Sorprende il vicino a rubare Maestra massacrata di botte

L'uomo l'ha sequestrata e poi ha cercato di strangolarla Bloccato nel suo appartamento dopo una fuga all'estero

Voleva fare un po' di ordine nell'appartamento del figlio, nel quartiere residenziale «Le Terrazze». Mai avrebbe immaginato che una normale mattinata di pulizie si sarebbe trasformata in un incubo. Protagonista di questa brutta storia, è una maestra elementare di 58 anni che il 29 maggio è rimasta per alcune ore in balia di un vicino di casa, sorpreso a rubare nell'appartamento. Sono circa le 8.30 quando la donna arriva davanti alla porta di casa del figlio, che abita in un palazzo dei primi del Novecento in via Bellarmino 11, a pochi passi dalla metropolitana Affori. Sul ballatoio, la maestra 58enne nota un uomo che sta uscendo dall'appartamento. Le basta uno sguardo per riconoscerlo: è Francesco Valenti, il vicino del piano di sotto. L'uomo, per timore di essere denunciato, reagisce subito con violenza. Afferra la maestra, la strattona con violenza fino a tramortirla. Poi la minaccia con una pistola e non si ferma nemmeno davanti alle grida disperate della donna. Scaraventa a terra la donna, infierisce su di lei e cerca di strangolarla con una corda. La maestra sviene. Quando si risveglia, è nell'appartamento del figlio, legata mani e piedi con un nastro adesivo ad una sedia. Valenti le ha bloccato anche la bocca. Per questo, quando prova ad urlare mentre l'uomo le procura ferite ovunque, alle braccia, alle gambe, sulla testa, in volto, nessuno la sente. La furia di Valenti non si placa nemmeno quando vede la maestra cade a terra, coperta di sangue. L'uomo, come in un raptus, continua a infierire su di lei. Il 63enne a quel punto obbliga la sua vittima ad alzarsi, darsi una pulita frettolosa, uscire e andare a prelevare al bancomat 250 euro. Non contento, prima di lasciarla andare, minaccia lei e il figlio. «Vi conosco entrambi – le dice prima di liberarla - se parlate con qualcuno di quello che è accaduto so dove state, ve la faccio pagare. In mano sempre la pistola».

La donna ha trovato la forza di trascinarsi fino a raggiungere il marito. L'uomo, seppure spaventato, la convince a denunciare agli agenti del commissariato Scalo Romana l'aggressione. Quando trova il coraggio di farsi visitare all'ospedale San Paolo i medici la ricoverano per un'ischemia celebrale e per le molte contusioni. E soprattutto l'ischemia a preoccupare.

È a quel punto che parte la caccia all'uomo. Valenti, che nel quartiere si era spacciato come un ex carabiniere, non si trova. Dopo l'agguato grazie ai soldi estorti alla donna e rubati nell'appartamento è fuggito in Germania.

I condomini di via Bellarmino, però, hanno stretto un patto per aiutare la maestra e avvisare la polizia quando quel vicino violento e arrogante, che gira sempre con la pistola con la scusa di aver fatto parte dell'arma, dovesse rispuntare.

Quando uno di loro lo vede di nuovo nel palazzo, scatta immediata la telefonata e il condominio viene circondato dalla polizia. Valenti viene fermato con le accuse, pesantissime, di tentato omicidio, lesioni gravissime, sequestro di persona e rapina ai danni della maestra. Il 63enne, nonostante le prove e le testimonianze della vittima, con gli agenti non ha ammesso le proprie responsabilità e ha finto di essere estraneo alla vicenda.

Valenti, che viveva di espedienti, potrebbe aver messo a segno altri furti nella zona. Con i soldi che trovava negli appartamenti che svaligiava, da quanto ricostruito dalla polizia, si concedeva lunghi viaggi all'estero e soggiorni in hotel di lusso.

Adesso per lui per molto tempo l'unico soggiorno a disposizione sarà una cella del carcere.

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