«Area mercato». Uno strano cartello è spuntato in via Benedetto Marcello, «sullo spartitraffico che non è uno spartitraffico». Lo denuncia Marco Cagnolati, capogruppo zonale di Forza Italia. «Neppure in Municipio 3 i tecnici comunali hanno saputo spiegare» racconta. «Sarebbe dovuto essere rimosso a breve - spiega- ebbene oggi non lo è ancora stato e mi sorprende come il Comune di Milano non sappia chi e per che motivo e su richiesta di chi abbia installato questo cartello in un'area sottoposta a vincolo paesaggistico e per cui la presenza del mercato è incompatibile».
Il capogruppo azzurro ha scritto agli assessori alla Sicurezza, alla Mobilità e al Commercio. Chiede «con forza» che il cartello sia «subito rimosso» e che vengano fornite spiegazioni su chi e perché lo abbia installato. Ma in realtà il problema che pone non si limita al cartello e coinvolge la destinazioni della via, che da anni è al centro di una grave incertezza, oltre che a proteste dei residenti che denunciano il crescente degrado del quartiere. Cagnolati critica qualsiasi progetto «che con la scusa della riqualificazione della strada - dice - miri a stabilizzare la situazione della presenza del mercato in quel punto o a spostarlo su altre vie o altri assi».
Non a caso il consigliere parla di «presunta area mercato». La questione è complessa e riguarda la vocazione della via e i vincoli cui è sottoposta, secondo una decreto ministeriale del '65 che si rifà una legge del '39. Lo ricorda il capogruppo azzurro: «Come ribadito più e più volte - spiega - il mercato, soprattutto in merito al vincolo ambientale, è incompatibile con l'area in questione, ne è pensabile che venga spostato in aree adiacenti. Dovrebbe essere eliminato e basta iniziando dal non rinnovare le licenze in scadenza, ridurre i posti disponibili, effettuare controlli su eventuali subaffitti più o meno legali delle stesse e procedere a revoca».
Un comitato, «Salviamo Benedetto Marcello», è nato e ha avviato una petizione per far chiedere una «vera riqualificazione». Cagnolati intanto in Consiglio è intervenuto su quella che definisce «una situazione surreale». E ha avvertito: «I presunti lavori di riqualificazione che a breve dovrebbero partire non dovranno cristallizzare una situazione che di per se è incompatibile con quel luogo da anni». «Il mercato in quel punto non ci può stare.
Scelta più razionale sarebbe quella di smistare le bancarelle all'interno di mercati già attivi, funzionanti e regolari, non rinnovare quelle in scadenza, trovare altre aree dove i residenti, al contrario, hanno richiesto la presenza del mercato».
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