Gli studenti delle medie progettano il quartiere

Gli studenti delle medie progettano il quartiere

Un parco sopraelevato che attraversa tutto il quartiere che da via Bezzecca arriva fino a corso XXII marzo, una centrale a pannelli solari a forma di onda che si possono ammirare anche da sotto, dei canali e un enorme stadio con una pista di pattinaggio. Torri abitative simili all'elica del Dna e grattacieli che ruotano seguendo il movimento del sole, per risolvere il problema della sostenibilità. È il piano urbanistico sviluppato dai ragazzi della scuola secondaria di primo grado Manara che ieri mattina dalle 8 alle 11, sotto la supervisione dell'architetto e urbanista olandese Winy Maas, hanno disegnato il loro quartiere ideale.

«Mi ha colpito molto il fatto che questi ragazzini non siano mai usciti dal loro quartiere o dalla loro città: quando ho visto i canali e ho parlato loro di Venezia mi hanno guardato stupiti - racconta il direttore di Domus per il 2019 al termine del workshop, uno dei suoi metodi d lavoro preferiti -. È un sistema che uso anche con i miei clienti, come ho fatto per esempio per ridisegnare lo sviluppo urbanistico di Eindhoven.

Per altri versi mi ha colpito come la sostenibilità sia insita nel Dna delle nuove generazioni: non è un caso infatti che i ragazzi abbiamo pensato a verde, acqua, energia solare e spazi pubblici godibili perché la missione dell'architettura - spiega Maas - è costruire speranza e gioca un ruolo fondamentale nello società contemporanea». Non solo è anche un atto «di grande responsabilità: il nostro pianeta - conclude l'urbanista - ci impone un cambiamento per salvarlo. E bisogna avere il coraggio di farlo».

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