Terrore per le gang di latinos Ancora aggressioni e risse

In quindici hanno pestato due ragazzi dell'Ecuador con vetri e segnali stradali divelti pensandoli rivali

Paola Fucilieri

Latinos ubriachi uguale latinos violenti. L'equazione non è nuova e nemmeno originale, ma serve a farci capire che se è vero che le bande giovanili sudamericane frequentano alcune zone più di altre (Rogoredo, Brenta, Porto di Mare) è anche altrettanto vero che l'alcol ha il 99 per cento della responsabilità delle loro azioni. Senza voler prendere le loro parti o tanto meno scusarli, si tratta di giovani disadattati che si sentono isolati da una società straniera che non li vuole. Il sabato sera si muovono in tanti, frequentano così locali dove s'incontrano solo con loro simili, bevono come i disperati ed escono ancora più incattiviti di prima, pronti a fare le peggior cose. Si tratta quindi di un problema più sociale che criminale: i criminali veri si espongono al minimo per ottenere il massimo. E invece ieri, esattamente com'era successo una settimana fa in via Castelbarco, all'ex discoteca Propaganda - ora Limelight - per poco non ci scappa il morto.

Due ragazzi dell'Ecuador di 20 e 22 anni sono stati aggrediti infatti verso le 6 da una gang di circa una quindicina di latinos. È successo in via Vittorio Barzoni tra i quartieri Corvetto e Porto di Mare. I giovani, soccorsi dal 118 e portati in ambulanza al Policlinico, sono stati medicati e per loro sono stati necessari punti di sutura: il ventenne aveva tagli al torace e al labbro, per il ventiduenne pericolosi colpi in testa.

Avevano passato la notte in discoteca assieme ad altri due amici e rincasando alla fermata dell'autobus si sono imbattuti in un gruppo di quindici sudamericani. La polizia ha spiegato che la banda ha braccato i quattro ragazzi per chiedergli, con tono di sfida, a quale gang di latinos appartenessero; due di loro, impauriti, sono scappati a piedi mentre i quindici si sono accaniti contro di loro, colpendo il primo al torace e al labbro con dei cocci di bottiglia e il secondo in testa con dei cartelli della segnaletica stradale. Dopo l'aggressione i quindici si sono allontanati, lasciando le vittime del selvaggio pestaggio a terra.

Notte «calda» anche in zona Darsena, dove un marocchino di 23 anni è stato ferito all'occhio e al ginocchio, quasi sicuramente con un coltello. La polizia è intervenuta verso le 5 di ieri mattina in piazza XXIV Maggio, al Ticinese, dove era stata segnalata una rissa tra più persone: è stato un passante infatti a chiamare il 112, allarmato dalle grida. Al momento dell'arrivo degli agenti le altre persone coinvolte sono fuggite, lasciando sul posto il giovane marocchino e un diciannovenne senegalese, anche lui ferito in modo meno grave, con colpi di arma da taglio alla mano: è stato soccorso al Policlinico. Il ventitreenne è stato portato in codice giallo al Fatebenefratelli.

Non ci sta Riccardo De Corato, capogruppo di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale in Regione. «Non si placa a Milano la guerra fra bande di latinos e sudamericani. Aggressioni che si verificano puntualmente tra gang numerose e spesso lasciate impunite, a notte fonda nelle vicinanze delle discoteche, diventate vere e proprie zone franche. Mi auguro che il neo sindaco Beppe Sala se ne sia accorto e vorrei apere se, come il suo predecessore Pisapia, considera la sicurezza dei milanesi un optional».

Perché «la realtà è ben più drammatica e richiede un presidio costante delle forze dell'ordine e adeguate misure di contrasto a questi episodi di criminalità organizzata. I milanesi non riescono a svegliarsi dall'incubo della sicurezza zero e non meritano altri cinque anni in balia di queste gang».

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