Trentenne straniero ripescato in fin di vita dopo 90 minuti nell'Adda

L'uomo ora al S. Raffaele. Torna l'incubo annegamenti estivi

È in fin di vita per annegamento un giovane straniero di 30 anni recuperato ieri pomeriggio lungo il fiume Adda e ora ricoverato all'ospedale San Raffaele.

Il corpo del ragazzo è stato avvistato a Cassano d'Adda verso le 13.30, ripescato alle 15 in via Ponti Isola ad Albignano- abbreviazione di Albignano d'Adda, una frazione del comune italiano di Truccazzano posta sulle rive dell' Adda a nordest del centro abitato, verso Cassano d'Adda - e portato in ospedale in gravissime condizioni.

Estate, tempo di bagni e tuffi, che complici la calura e l'afa, diventano, molto spesso, un'esigenza irrinunciabile appena si scorge uno specchio d'acqua di qualsiasi natura. Voglia di bagni, tuffi & co, ma non senza rischi: secondo i dati diffusi dall'Iss, Istituto Superiore di Sanità, sono sempre tanti opgni anno gli annegamenti avvenuti in Italia nella prima parte dell'anno.

Due anni fa, quando nell'arco di pochi giorni un giovane polacco era annegato a Fara Gera d'Adda, nel Bergamasco e un marocchino era scomparso tra i flutti a Cassano, nel Milanese, i sindaci delle due località avevano cercato di trovare un modo per evitare queste tragedie. I divieti di balneazione c'erano già stati a Fara Gera d'Adda e a Cassano c'erano già, quindi si trattava di aumentare i controlli per farli farlo applicare questo divieti, con multe per chi avrebbe trasgredito.

Venne convocato così un tavolo con la polizia locale dai primi cittadini dei due paesi, venne un accordo per effettuare in sintonia i turni di controllo in particolare per il fine settimana con l'obiettivo di prevenire altre disgrazie. E vennero assoldati anche i sommozzatori. In quell'occasione si scoprì anche che il 95 % degli annegati degli ultimi anni erano tutti extracomunitari.

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