Cronaca locale

Ultimo giorno per «Area C»? Il Comune lancia l'allarme

Dopo la bocciatura, arriva il secondo esame per Area C. È atteso per oggi il nuovo parere del Consiglio di stato sulla richiesta di sospensiva presentata - ancora una volta - dal Mediolanum parking di largo corsia dei Servi. C'è da credere che oggi il sindaco Pisapia e la sua giunta terranno incrociate quante più dita possibile. «Sono ansioso», ha confessato alla vigilia della sentenza il sindaco milanese. Scotta ancora la prima sentenza dei giudici romani, una solenne bocciatura che ha fatto spegnere le telecamere a luglio scorso dietro il ricorso presentato dal garage. Scotta perché la questione è ancora aperta: per la prima delibera infatti il Tar entrerà nel merito il 14 novembre. E lì in ballo c'è qualcosa di più di un semplice ricorso. Il Comune rischia di dover rimborsare ticket e multe se dovesse uscirne da perdente. Il 16 settembre Palazzo Marino ha preferito non attendere l'esito ma ha partorito una delibera-bis in cui sono stati ritoccati alcuni punti, contro la quale il garage ha chiamato ancora in causa i giudici romani. Le modifiche approvate dal Comune per superare la sospensiva hanno accorciato - come richiesto - il periodo di prova a dodici mesi, è stata attivata la convenzione con i garage alla quale però hanno aderito soltanto in due. «Sono proprio curioso di vedere cosa deciderà il Consiglio di stato - commenta Marco Flavio Cirillo, sindaco di Basiglio - la versione attuale di Area C è pressoché una fotocopia della prima». Ora la parola spetta ai giudici romani che potrebbero decidere per la seconda volta di spegnere le telecamere. «C'è fiducia nella magistratura ma c'è anche apprensione e ansia vista la precedente decisione dei magistrati amministrativi», commentava infatti il sindaco. Intanto ieri Palazzo Marino ha ospitato un convegno in cui sono stati rimarcati i dati sulla qualità dell'aria, già presentati un anno fa dalla Regione Lombardia. Il Pirellone aveva commissionato lo studio al JRC di Ispra, «con un investimento di oltre 6 milioni di euro» come ha fatto notare l'assessore all'Ambiente regionale Leonardo Salvemini anticipando che proprio quel rapporto è alla base del Piano Aria (Pria), domani all'approvazione della giunta lombarda. Salvemini ha parlato della necessità di «distretti ambientali» per le politiche antismog e incentivi per chi sostituirà le auto con un motore euro 3 diesel. Ha sottolineato l'importanza di «un sistema integrato che deve coinvolgere più istituzioni. L'errore a monte è stato non applicare il principio di integrazione: se si fosse fatto, a partire dai trasporti, oggi non ci sarebbero alcune delle debolezze che emergono». La proposta è di «distretti ambientali» per attuare le politiche anti inquinamento, mentre in tema di nuovi blocchi per i veicoli più inquinanti il nuovo Piano aria prevede «tabelle per graduali riduzioni». Salvemini però sollecita «premialità ambientali e incentivi alla rottamazione» per i veicoli inquinanti, a partire dagli euro 3 diesel: «Gli incentivi sono la grande sfida e non si può pensare di fare leggi finanziarie senza politiche fiscali ambientalmente orientate» e per questo «spero di poter portare avanti queste richieste al governo anche attraverso un “tavolo padano” con Piemonte e Veneto, per essere più forti». Per questo dopo l'approvazione ci saranno 60 giorni per le osservazioni.

Sarà pubblicato sul sito della regione «e sarà dinamico, cioè aperto a tutte le innovazioni e agli aggiornamenti che arriveranno».

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