Viaggio nella musica russa. Chailly sul podio alla Scala

Lunedì la Filarmonica apre il programma 2018 Dopodomani sera prove aperte per la terza età

Viaggio nella musica russa. Chailly sul podio alla Scala

L'Orchestra Filarmonica della Scala, l'anima sinfonica del teatro, inaugura la stagione 2017-2018 lunedì, anche se già domenica sera è possibile seguirne le prove. Il debutto di cartellone è affidato al direttore musicale del teatro e dell'orchestra stessa, Riccardo Chailly: milanese, 64 anni gran parte dei quali passati alla testa delle orchestre di Belino, Amsterdam e Lipsia. Chailly propone un programma russo combinando la melodia suadente e felina di Cajkovskij con le linee sghembe e i graffi di Stravinskij. Sarà il primo dei dieci concerti da qui a giugno, cui si aggiungono i 17 in tournée. Perché conquistata la fiducia sul campo, la Filarmonica è sempre più impegnata a livello internazionale. Ha riacceso il mercato discografico con un serio programma di incisioni per Decca. Così come ha riaperto il capitolo delle tournée nei centri che contano e assicurano un ritorno di immagine. In gennaio, farà tappa a Vienna (nella Sala d'Oro del concertone di Capodanno), al Barbican Center di Londra, Philharmonie di Parigi e Lussemburgo, più in là a Lucerna dove brilla un'orchestra e relativa stagione condotta da Chailly. Che in questa sua fase d'oro d'artista si concentra sulla Scala e su questo gioiello svizzero. In gennaio, si sbarca all'estero con il programma di lunedì. Pagine russe per ribadire un concetto: la Filarmonica viaggia con il marchio Scala, respira la polvere del palcoscenico d'opera, ha il melodramma nel suo dna, ma non è solo questo. E soprattutto, non è solo orchestra da repertorio italiano. Anzi, saranno autori russi e tedeschi a presenziare sempre più nei programmi, Beethoven incluso, quindi Cajkovskij e Sostakovich.

Il repertorio si allarga, Chailly aggiunge nuove tessere e ne affida altre a direttori ospiti. In febbraio tornerà Valery Gergiev, con la Sinfonia Patetica di Cajvoskij e Brahms. E ancora Brahms con Myung-Whun Chung e Leonidas Kavakos al violino. Altro direttore della famiglia Filarmonica è Daniele Gatti, che in marzo sarà impegnato con Hindemith e Bruckner. Russia in prima linea con Yuri Temirkanov e pure con Daniel Harding che dirige il Concerto per pianoforte di Prokofiev con il principe dei pianisti alla tastiera: Daniil Trifonov. John Axelrod conclude la Stagione in settembre al fianco dei Swingle Singers.

La Filarmonica viaggia, ma dopo aver consolidato il «mercato» interno. In questi anni ha messo in campo una serie di iniziative e fra quelle di maggior successo, il ciclo delle prove aperte, ora alla nona edizione, un passato da sold out e un milione di euro raccolti. Le Prove aperte sono infatti a sostegno del non profit, il ricavato va ad associazioni che operano nel sociale sul territorio milanese. La prova di domenica è a inviti, distribuiti dal Comune agli utenti di centri socio ricreativi e centri di aggregazione giovanile, il resto sarà distribuito dal Servizio promozione culturale della Scala. Quest'anno il ciclo delle cinque prove aperte si rivolge alla terza età, sostenendo gli enti attenti ai diversi aspetti dell'invecchiamento. Seguono concerti in piazza, progetti didattici, proiezioni nei cinema, borse di studio.

Una realtà dinamica quella della Filarmonica il cui budget deriva per il 35% dagli sponsor privati, con

Unicredit come main sponsor, per il 32 dalla vendita dei concerti, per il 18 da abbonamenti e biglietteria, per il 12 dalle donazioni liberali di cittadini e mecenati e per il 3 dalla vendita dei diritti televisivi e radiofonici.

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