Un milione in piazza in delirio per la Roja

da Madrid

Una notte di festeggiamenti non è niente comparata con 44 anni d'attesa. E ancora meno in Spagna, dove la fiesta è di casa. Per questo ieri, dopo una notte di bagordi, più di un milione di persone hanno invaso la piazza Colón di Madrid per celebrare il miracolo: vedere la Coppa Europa in Spagna, da dove mancava dal 1964.
Dopo un pomeriggio di attesa e frettolosi preparativi per tutto il centro di Madrid, il delirio è scoppiato quando l'aereo con una gigante scritta «campeones» è arrivato a Madrid Barajas. Tutti aspettavano infatti la foto storica con Iker Casillas e Luis Aragonés che alzano il trofeo sulla porta dell'aereo e pochi saranno in grado di dimenticarla. «Non è un sogno» titolava Marca, il più diffuso giornale sportivo.
Senza aver mai vinto un mondiale e con l'ultima coppa Europa messa in saccoccia quasi mezzo secolo fa, la celebrazione della vittoria si è trasformata in una sorta di catarsi per tutto il paese. «Finalmente ci rispetteranno», gridavano soddisfatti i cronisti della Cadena Ser. Tra la marea rossa e gialla i cori non lasciavano dubbi sul ritrovato orgoglio: «yo soy español, español, español», oppure «ole ole ole somos españoles».
Era da talmente tanto tempo che la nazionale non vinceva, che il Comune e la Regione si sono dovuti inventare un luogo per festeggiarla. Ed hanno scelto la piazza di Colón (Colombo) sulla quale ondeggia un'enorme bandierone spagnolo.

Poi, per essere all'altezza del momento storico, hanno piazzato enormi gru a sostenere megaschermi e giganteschi altoparlanti sui viali circostanti. La marea roja ha fatto il resto, gridando tutta la sua passione all'arrivo dell'autobus a due piani dei nuovi eroi nazionali. La catarsi si era compiuta.

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