Roma - Il contrasto alla criminalità organizzata "sta vivendo una stagione senza precedenti" e questo "nonostante le ristrettezze economiche". Il ministro dell'Interno Roberto Maroni, nel corso di 'In Mezz'orà, torna a ribadire che la politica del governo contro le mafie sta dando risultati "straordinari che sono sotto gli occhi di tutti". E questo, aggiunge il ministro "é merito di tutti", con il capo della Polizia Antonio Manganelli che assieme a quello dei carabinieri Leonardo Gallitelli e a quello della Finanza Nino Di Paolo "sta facendo una squadra straordinaria", perché "quando si cattura uno come Iovine, è merito dello Stato".
"Io - prosegue - credo di avere qualche merito nella guida di un ministero difficile, nel coordinamento delle forze dell'ordine e nell'aver dato loro nuove leggi e norme che hanno consentito di ottenere i risultati". I problemi finanziari in cui versano le forze dell'ordine restano però sul tappeto. "Abbiamo cercato di trovare soluzioni concrete alle richieste dei sindacati - dice Maroni - e qualche volta siamo riusciti, qualche volta no (finanziamenti e contratto). Nella finanziaria ci sono comunque più fondi per il comparto sicurezza e abbiamo recuperato alla criminalità organizzata oltre 2,2 miliardi".
Si tratta, conclude il titolare del Viminale, "di soldi contanti che dal gennaio dell'anno prossimo saranno a disposizione delle forze dell'ordine". Resta il problema del turn over, visto che stanno andando in pensione centinaia di poliziotti assunti negli anni settanta.
Per evitare il "rischio di lasciare sguarnito il comparto sicurezza - afferma Maroni - noi stiamo provvedendo con concorsi straordinari e riorganizzando tutto il sistema, perché vogliamo continuare a dare ai cittadini sempre la stessa risposta nel contrasto alla criminalità".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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