Nonostante il tempo stai migliorando e non piova più da due giorni, dieci metri più sotto, all’interno delle stazioni della metropolitana, le pozzanghere d’acqua continuano a riempirsi. Le gocce cadono dal soffitto, sgorgano dai muri. E ovunque, dal Duomo a Lima, i pavimenti sono bagnati e i passeggeri sono costretti a complicati slalom per evitare di bagnarsi. Con il maltempo di questi giorni il problema si ripete, dunque.
Sono infatti almeno quattro anni che stazioni e gallerie dei binari si bagnano al primo accenno di pioggia. Capita sulla rossa e sulla verde, ma soprattutto alle fermate della linea gialla. «Il problema è antico - spiegano i responsabili di Atm -, ma non possiamo risolverlo noi. La nostra azienda dovrebbe curare solo gli interventi di manutenzione ordinaria. Evitare la pioggia nelle stazioni rappresenta, invece, un’opera straordinaria per la quale abbiamo già chiesto i finanziamenti al Comune. Siamo in attesa di una risposta».
Prontamente interpellato, Palazzo Marino ripassa la palla ad Atm. «Per evitare disagi basterebbe una ristrutturazione ordinaria - spiega l’assessore alla Mobilità, Edoardo Croci -, del resto Atm ha già provveduto al restyling di alcune stazioni. Da parte sua, il Comune ha già in programma interventi straordinari per 32 milioni di euro, ma si tratta di opere ben più complesse». Fatto sta che per i viaggiatori utilizzare la metropolitana quando piove rischia di trasformarsi in un’avventura. Rischiosa. Molte pozzanghere si formano infatti appena sotto le scale, rendendo il pavimento una lastra scivolosa. E questo non capita soltanto nelle stazioni periferiche, ma anche in pieno centro. Alla fermata Duomo, per esempio. Proprio di fronte all’edicola il pavimento non è bagnato solo perché a contenere l’acqua che scende dal soffitto ci pensa un secchio. Una delle biglietterie automatiche è coperta con la plastica trasparente per evitare che vada in tilt. Qualche metro più giù, all’ingresso della linea gialla, dalle grate del soffitto cade una piccola cascata. E i passeggeri non possono neanche scansarla perché il passaggio è troppo stretto. Scene simili si ripetono a Missori. In corrispondenza delle scale che conducono alla stazione il pavimento è completamente bagnato. Come a Turati, dove una ragazza è costretta ad aprire l’ombrello per evitare di inzupparsi. A pochi metri, proprio sotto le scale, un’altra pozzanghera mette a repentaglio la sicurezza dei viaggiatori. Dalla gialla alla verde la situazione non cambia. A Loreto l’acqua non cade dal soffitto, sgorga direttamente dai muri, sui quali le macchie di umidità dimostrano come il problema non sia proprio recente.
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