Il «miracolo» di Santa Sofia dalla geometria perfetta

Silvia Castello

Le ambasciate di Svizzera, Turchia e Grecia si sono riunite per inaugurare l’esposizione «Un miracolo dell’architettura bizantina. Il disegno geometrico della Hagia Sophia a Istanbul» allestita presso l’Istituto svizzero. La mostra, che rimarrà aperta fino al 10 dicembre presenta i risultati delle ricerche di Volker Hoffmann che in collaborazione con Nikolaos Theocharis ha ricostruito la pianta geometrica seguita dai costruttori di Santa Sofia. L’«ottava meraviglia del mondo» fu costruita fra il 532 e il 537, dagli architetti Antemio di Tralle e Isidoro di Mileto per incarico dell’imperatore Giustiniano I. Nel 1453, fu trasformata nella moschea principale dell’impero ottomano dal sultano Maometto II Fatih; e nel 1934, Kemal Atatürk ne fece infine un museo.
«I progetti degli architetti non si sono conservati - racconta Hoffmann - e per la ricostruzione mi sono perciò posto una questione: in qual modo e forma, dovesse esser apparso il materiale di progetto, secondo il quale questa architettura della meraviglia era stata edificata. Ho tentato così, insieme all’ingegnere Nicolaos Theocharis, di ricostruire l’originario disegno geometrico della chiesa». Il risultato è questo: gli architetti si sono basati su un unico schema di progetto, che nello stesso tempo costituisce un «cosmogramma»; tale figura è formata da una geometria perfetta denominata da Hoffmann e Theocharis «Analemma». Partendo da questo riscoperto «pattern costruttivo» con cui è stato progettato l’intero edificio, gli architetti hanno sviluppato tre ulteriori figure progettuali. «Da queste tre figure fondamentali - continua Hoffmann - si possono determinare tutte le linee architettoniche rilevanti. E poiché esse traggono origine dal pattern originario tutte le linee e i punti dell’edificio sono correlati perfettamente tra di loro. Si tratta di un capolavoro incomparabile dell’architettura tardo-antica, di straordinaria coerenza logica e geometrica».


La ricostruzione ha preteso quindi rigorosi rilievi architettonici: «abbiamo utilizzato l’eccellente base planimetrica che Robert Van Nice aveva pubblicato nel 1965 e nel 1986; noi stessi abbiamo condotto campagne di misurazione a Santa Sofia, per la prima volta nel 2002 - e in seguito nel 2004 - con un'attrezzatura a scansione laser; fra l'altro - prosegue Hoffmann - presentiamo qui in esposizione anche la prima planimetria del complesso architettonico elaborata con sofisticati meccanismi digitali».
Info: 06-4814234

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