Il momento de "Il sorpasso". Film capolavoro al Castello

Stasera con Gassman, domani tocca a "8 e 1\2" di Fellini. Per le famiglie Miyazaki con il Castello di Howl

Il momento de "Il sorpasso". Film capolavoro al Castello
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"Con le pinne, il fucile e gli occhiali". Sì, ma in una Roma deserta per Ferragosto e in compagnia di Vittorio Gassman sulla Lancia Aurelia B24 per un mito della storia del cinema come è "Il Sorpasso" (1962). È il momento giusto per vederlo, o rivederlo, al Castello Sforzesco, stasera, sul grande schermo, nell'ambito della rassegna "Tutto il bello del cinema Agosto al Castello Sforzesco con Cineteca Milano", che in questi giorni presenta una serie di capolavori di varia intonazione e adatti a pubblici anche diversi. L'appuntamento è a orario fisso, alle 21.

Ma iniziamo dal celeberrimo film di Dino Risi, diventato un cult anche negli Stati Uniti, forse anche per la difficoltà di definire il genere a cui appartiene: certamente una commedia, perché si ride molto con Bruno, ma il finale illumina anche il resto della pellicola con una luce diversa, più riflessiva anche con i primi Anni Sessanta, l'Italia del boom, che Bruno insieme con Roberto attraversano in quarantotto favolose ore. "Cleopatra, fotografa me?" chiede Bruno nell'ennesimo approccio con una ragazza, senza sapere che è la biondissima Catherine Spaak, nel film sua figlia, nascosta da una parrucca nera con la lunga frangia. Ancora tutto molto anni Sessanta. La trama è nota: Bruno, romano senza arte né parte, cerca un modo di telefonare e incontra così Roberto (Jean-Louis Trintignant), studente di legge con la foto della mamma sulla scrivania a fianco del libro di Diritto, al quale sconvolgerà la vita durante il breve ma intenso viaggio del film. "Dai, corri, dai", dice Roberto a Bruno in macchina dopo aver vinto la ritrosia e le perplessità delle prime ore, prima di confessare che quei due giorni sono stati davvero i più belli della sua vita.

Domani tocca a un altro mito della storia del cinema, "8 e 1\2" (1963) di Federico Fellini, con uno splendido Marcello Mastroianni, oltre che con Sandra Milo, Claudia Cardinale, Anouk Aimée. Difficile raccontarne la trama, che è una riflessione del regista sul cinema, su se stesso, sui suoi amori passati e presenti, sulla difficoltà a scrivere un nuovo film. Quel che è certo è che anche in questo caso si tratta di un film da vedere o rivedere sul grande schermo.

A seguire, mercoledì, un classico contemporaneo quale è "Il castello errante di Howl" (2004) di Hayaho Miyazaki, film di animazione adatto anche alle famiglie.

La diciottenne Sophie si innamora del mago Howl, dal quale viene ricambiata, ma tra streghe, maledizioni, Lande deserte e guerre il lieto fine diventa una difficile conquista. Giovedì 21 agosto, un altro cult movie come "Il favoloso mondo di Amelie" di Jean-Pierre Jeunet con Audrey Tautou, la giovane donna che a Parigi si incarica della missione di rendere tutti felici.

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